Skip to Main Content

Chiesa  

L'estate aggraverà l'emergenza umanitaria in Siria

L'estate aggraverà l'emergenza umanitaria in Siria

Il 4-5 giugno, il Pontificio Consiglio “Cor Unum” ha convocato una riunione di coordinamento umanitario sulla crisi in Siria, a cui hanno partecipato circa 25 rappresentanti delle Chiese locali, degli organismi caritativi attivi sul posto, donatori istituzionali del mondo cattolico, della Santa Sede, e il Nunzio Apostolico in Siria, i quali hanno riaffermato la continuità del loro impegno e rinnovato l’appello del Santo Padre affinché cessi ogni violenza e si aprano percorsi di dialogo e di riconciliazione, nel rispetto di tutti.

Le Chiese locali hanno dato risposte concrete alla popolazione sin dall’inizio del conflitto, in Siria e in tutta la Regione. Vengono regolarmente sostenute più di 400.000 persone per un ammontare complessivo di oltre 25 milioni di Euro. Le testimonianze portate confermano l’entità del dramma: sono quasi 7 milioni le persone bisognose di assistenza umanitaria, più di 4,5 milioni gli sfollati interni e sempre più persone cercano sicurezza fuori dei confini del Paese.

Un’analisi più attenta ha messo in evidenza che, col sopraggiungere dell’estate, aumenteranno certamente i rischi di epidemie, di mancanza di medicinali e di assistenza per la popolazione colpita, in particolare per le donne incinte e per i bambini, per gli anziani e i disabili.

Tutto questo richiederà uno sforzo ancora maggiore e sempre più complesso alle organizzazioni caritative cattoliche. Il Pontificio Consiglio “Cor Unum” ha lanciato un appello, a nome di tutti gli organismi presenti all’incontro, a sostenere anche finanziariamente gli sforzi di assistenza umanitaria e di ricerca di pace, in vista della auspicata ricostruzione di un Paese lacerato e distrutto.

È stata ribadita la necessità che la comunità internazionale fornisca più sostegno ai paesi che accolgono i rifugiati e alle operazioni umanitarie, per poter rispondere alle loro crescenti necessità. Si è inoltre sottolineata la necessità che l’impegno di mediazione della comunità internazionale sia più deciso per scongiurare il rischio di una guerra infinita nel Paese.

siria

LASCIA UN COMMENTO  

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Visualizza l'informativa privacy. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *