14 Novembre 2015
Egli è vicino
Commento alle letture della XXXIII Domenica del tempo ordinario (B)
a cura di Carmela Pietrarossa
In ascolto della Parola, Verità sul nostro cammino
“I saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento; coloro che avranno indotto molti alla giustizia risplenderanno come le stelle per sempre” (I lettura Dn 12, 1-3).
“Cristo avendo offerto un solo sacrificio per i peccati, si è assiso per sempre alla destra di Dio, aspettando ormai che i suoi nemici vengano posti a sgabello dei suoi piedi” (II lettura Eb 10,11- 14.18).
“In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte” (Mc 13, 24-32).
La Parola ci traccia la Via
Abbiamo ancora il cuore colmo di tristezza per le immagini che i vari servizi televisivi ci hanno mostrato e che sembrano rimandarci alla prima lettura ed all’esordio del vangelo di oggi in cui appare prevalente l’assenza di luce propria di determinati giorni: “Dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte” (Mc 13,24).
La luce è gioia, calore, vita, risurrezione in Cristo; l’assenza di luce, invece, è sinonimo di notte, tenebre, complotto, oblio e, quindi, di peccato; solo chi ha voltato le spalle alla luce e vive nell’odio, può commettere crimini efferati come quelli di questi giorni. Quanto male si può compiere quando ci si pone al servizio di ideologie distruttive e disumane! Il vangelo di oggi, allora, vuole essere un monito a vigilare per ritornare alla luce, lasciandoci guidare da essa e facendo in modo che i nostri passi seguano la sua scia, non permettendo che pensieri di morte abitino le nostre menti.
Usiamo, quindi, ogni opportuno discernimento perché il bene possa prevalere nelle nostre vite.
In un momento come questo in cui tutto sembra presagire lutto e devastazione, il Signore ci invita a cogliere i piccoli semi di speranza presenti nel nostro tempo, sebbene si debba denunciare con forza il male presente e tutta la sofferenza che esso arreca. Gesù nel vangelo ci chiede di osservare la natura: “Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina” (Mc 13,28).
Impariamo a cogliere le tracce di speranza presenti nelle nostre esistenze, tracce silenziose, semplici, nascoste, che nel tempo diventeranno opere di bene a beneficio di molti. Se il male si diffonde, il bene continua a suscitare interrogativi in chi gli ha voltato le spalle. Non scoraggiamoci, allora, di operare nella luce e nella verità ed al fragore che il male è in grado di produrre opponiamo la testimonianza di una vita che dall’unione con Dio riceve la forza necessaria per opporvisi risolutamente per annunciare la vittoria del bene.
Quando la notte è più fitta, il giorno si fa più vicino; quando il seme muore nella nuda terra, il germoglio si rende visibile; quando la morte sembra avere l’ultima parola, Cristo risorge.
Gesù ci dice: “Quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli è vicino, è alle porte” (Mc 13,29): proprio nel momento in cui tutto sembra votato alla morte, il Signore resta presente ed opera.
Se smettiamo di sperare, il male ha vinto due volte e non possiamo permetterglielo; noi, invece, sappiamo che Dio è onnipotente e anche se può apparire il trionfo delle tenebre, la vita si riappropria del suo spazio.
“Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno” (Mc 13,31): anche il male passerà, ma chi avrà vissuto per Dio e si sarà posto in docile ascolto del suo Spirito vivrà per sempre e splenderà come le stelle del firmamento (cfr prima lettura).
Pieghiamo le ginocchia, allora, e restiamo uniti stringendoci la mano per ottenere dal Signore il dono della pace e la conversione dei cuori.
La Parola diventa Vita, nell’oggi del tempo
Dal Salmo di questa domenica:
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice: nelle tue mani è la mia vita. Io pongo sempre davanti a me il Signore, sta alla mia destra, non potrò vacillare (Sal 15).
Buona Domenica in Gesù Maestro, Via, Verità e Vita!
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