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Domenica 24 novembre a Pinerolo musica, immagini e parole tra sacro e profano

Domenica 24 novembre a Pinerolo musica, immagini e parole tra sacro e profano

Parla il maestro Mario Cappellin che domenica 24 novembre, nel teatro sociale, dialogherà con il vescovo Derio

 

Domenica 24 novembre alle ore 15 il Teatro Sociale di Pinerolo accoglierà un evento organizzato dalla Diocesi e fortemente voluto dal vescovo Derio, aperto a tutti quanti amano la musica e l’arte figurativa, per passare un pomeriggio sereno all’insegna di una riflessione che scaturirà dalle opere d’arte presentate al pubblico.

Abbiamo intervistato Mario R. Cappellin che sarà alla guida di coro e orchestra per la parte musicale.

 

Come è nata l’idea di “Sacro e Profano”?

L’anno scorso, grazie a un’intuizione di monsignor Derio, abbiamo organizzato una domenica pomeriggio con il Requiem di Mozart, preceduto da una sua riflessione legata a questo capolavoro: l’evento ha riscosso un grande successo, non solamente come partecipazione di pubblico (tutto esaurito, n.d.r.), ma anche nella soddisfazione di chi ha partecipato, artisti compresi.

Per questo motivo abbiamo deciso di riproporre nuovamente questo evento, cambiando sia il genere musicale, sia la modalità di interazione: infatti in questo caso, essendo brani singoli, il Vescovo interverrà con le sue riflessioni anche fra i vari brani, creando un percorso di riflessione attraverso musica e immagini .

 

Come sono stati scelti i brani in programma e le immagini collegate?

Il filo conduttore che lega i brani musicali propone un accostamento ardito fra sacro e profano, grazie ai diversi testi (dalla Messa in latino alle poesie di Blake e Shakespeare) e soprattutto all’accostamento fra un’orchestra jazz e un coro femminile con impostazione classica. Il risultato è una commistione di stili che si strizzano l’occhio a vicenda (ci sono due Messe Jazz, di grande interesse musicale e religioso), alternando brani distesi e riflessivi con la ritmica e le armonie tipicamente brillanti del jazz.

Per quanto riguarda le immagini, la scelta è stata operata da monsignor Olivero che condurrà anche la riflessione, ma non possiamo ancora rivelare nulla: sarà una sorpresa per chi parteciperà, posso solo anticipare che, come sempre, saranno protagoniste assolute la sensibilità artistica e l’eloquenza del nostro Vescovo, che in così poco tempo si è fatto conoscere amare da tutta la Diocesi.

Chi eseguirà i brani?

Il Coro femminile Ensemble Vocale Arcadia sarà accompagnato dai solisti dell’Orchestra Sinfonica Giovanile del Piemonte; personalmente sarò il direttore, ma anche in questo caso in una veste inconsueta, perché dirigerò dal pianoforte, facendo a tutti gli effetti parte del gruppo musicale.

Fede e musica parlano la stessa lingua?

La musica è un linguaggio che trascende le parole, la fede è una realtà per cui le parole non bastano: accostare testi liturgici e poetici con la musica permette di ampliarne il significato e connettere quel mondo spirituale che la fede indica. In modo immediato, poiché la musica è un linguaggio universale, viene aperta una porta e creato un ponte verso realtà interiori e verso il rapporto con quell’Armonia espressione di Bellezza e Amore, che per noi cristiani è Dio, ma che è un’esperienza umana che tutti possono sperimentare, a partire da vie diverse per arrivarci. In questo senso la musica è un mezzo sicuramente privilegiato!

 

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