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Diocesi. Ritorna su YouTube "Prepariamo cena con il vescovo"

Diocesi. Ritorna su YouTube

Torna, per quattro sere consecutive, il 18; 19; 20 e 21 marzo, la video rubrica “Prepariamo cena con il vescovo”. Sono quattro date particolarmente significative che il vescovo Derio ha voluto dedicare ad altrettante tematiche.

La prima, il 18 marzo, coincide con la “Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di Coronavirus”. In questa occasione il vescovo ha chiesto che tutte le chiese della diocesi facciano suonare le campane alle ore 20 in ricordo dei morti a causa del Covid-19 in comunione con la chiesa di Bergamo e di tutte le chiese italiane.

Nella seconda e nella terza (19 -20 marzo) si fa memoria di San Giuseppe e dell’inizio dello speciale “Anno della famiglia Amoris Laetitia”.

Spiega il vescovo: «Siamo abituati a pensare che a far girare il mondo siano i grandi politici, gli industriali, i magnati della finanza… In realtà a far girare il mondo sono innanzitutto i papà e le mamme che, nella vita di tutti i giorni, si danno da fare per crescere i loro bimbi, vanno a lavorare per dar loro da mangiare, vestire, garantire una casa e un’istruzione. Sono i papà e le mamme che insegano ai loro bambini come entrare nella vita. Sono loro quelli che fanno girare il mondo!»

Fin dal suo arrivo a Pinerolo, monsignor Derio ha voluto dedicare un momento particolare alla benedizione dei papà e delle mamme, ma già lo scorso anno non è stato possibile viverlo in presenza. Quindi ecco la proposta della benedizione on line: «Essere papà e mamme oggi non è semplice. Offrire un momento di riflessione e invocare lo Spirito Santo su di loro è un modo serio di aiutarli. Inoltre c’è una ragione in più per sottolineare questa festa perché siamo nell’anno dedicato a San Giuseppe, una figura che spesso passa in secondo piano. Giuseppe è un papà che non si mette al centro, ma per tanti anni lavora per prendersi cura del bimbo e poi del ragazzo Gesù. Nella sua semplicità dice bene alcune caratteristiche di un padre. Il padre è un adulto che non mette sé al centro, ma le nuove generazioni. Giuseppe è un onesto lavoratore, una guida (pensiamo alla fuga in Egitto). È anche uno che ha sogni e cerca di passare i propri sogni e le proprie visioni al figlio: queste sono caratteristiche importanti di un buon papà».

Il vescovo Derio di fianco al quadro “San Giuseppe” di Jean Paul Charles

Una delle finalità della benedizione è anche quella riflettere sul ruolo del padre oggi così in cambiamento e in crisi, un ruolo che si sta ridefinendo anche in ordine alla trasmissione della fede.

Il 19 marzo, inoltre, inizia l’anno che papa Francesco vuole dedicare alla famiglia, alla luce di “Amoris Laetitia”, un documento che sposta l’attenzione sulla famiglia nella sua concretezza «e cerca di aiutarci a mettere in conto le fatiche e le ferite, per riuscire a creare un cammino per tutti».

Un pensiero particolare va ai tanti fidanzati che, a causa della pandemia, hanno rimandato la data del matrimonio.

«Sposarsi oggi è un grande segno di fiducia e di speranza. La questione Covid dal punto di vista sanitario rema contro e pone molti freni. Ai giovani che amano essere rivoluzionari posso dire che mantenere viva la voglia di sposarsi è un gesto rivoluzionario! È poi fondamentale che le nostre comunità non smettano di star loro vicino con il sostegno e, appena possibile, offrendo percorsi di formazione e l’opportunità di celebrare il matrimonio».

L’ultimo appuntamento, il 21 marzo, è il primo giorno di primavera. «Già l’anno scorso mi sarebbe piaciuto proporre dei riti all’aperto nei cambi di stagione, per collegare fede e tempo. In passato la fede era legata alle stagioni e questo rendeva molto pratica la vita di fede. Poi si è perso questo collegamento che è importante anche in ordine alle tematiche della Laudato si’. È un’occasione buona per fare una riflessione sui nostri stili di vita, sulla cura del creato e sul senso di gratitudine. La primavera, infine, significa risveglio – conclude il vescovo –. La natura riparte e si rigenera.

Questo ci ricorda che vivere significa sempre rinascere e ricominciare. La primavera per noi credenti è la stagione della resurrezione e dunque è importante abbinare questa rinascita non solo al creato, ma alla resurrezione che è il cuore della nostra fede cristiana».

Le quattro dirette streaming saranno trasmesse come sempre sul canale YouTube di Vita Diocesana alle ore 20.

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