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Derio Olivero in dialogo con Carlin Petrini: la transizione ecologica è la via per la felicità

Derio Olivero in dialogo con Carlin Petrini: la transizione ecologica è la via per la felicità

Venerdì 17 novembre la comunità Laudato Sì di Pinerolo ha organizzato un incontro tra Carlin Petrini e Derio Olivero dal tema: Il cibo. Tanti gli argomenti trattati come la carne coltivata, la sovranità e la sostenibilità alimentare, la transizione e conversione ecologica, le economie comunitarie, la tutela della biodiversità. Il dialogo è stato moderato da Paola Molino. All’argomento carne coltivata, secondo Petrini, il vero problema va risolto con la riduzione di consumo della carne che metta in discussione le abitudini alimentari, invece di cercare la risposta soltanto nella tecnologia, nei brevetti industriali e nei laboratori. Se poi i finanziatori del settore sono le stesse multinazionali responsabili dei danni prodotti dal sistema agroalimentare e zootecnico è necessario evitare che questo nuovo mercato sia occupato e controllato da potenti corporations che ledono la sovranità alimentare. Carlin Petrini ci spinge a cambiare le nostre abitudini alimentari e lo fa in prima persona con una serie di proponimenti. Oltre a diminuire il consumo di carne, dobbiamo cercare di eliminare la plastica monouso, ricercare prodotti di stagione e approvvigionarci nelle botteghe artigianali. Due parole sono state evidenziate da Monsignor Derio Olivero e Carlin Petrini: condivisione e contaminazione. Condivisioni tra le comunità del cibo per riappropriarsi del senso della terra con gioia e determinazione. Contaminazioni culturali che superano ogni tipo di confine e si trasformano in ricette che oggi chiameremmo fusion ma che storicamente sono frutto di viaggi. Dice Petrini: «ricondiamoci che la pasta al pomodoro, emblema dell’italianità culinaria è composta dalla pasta che arriva dall’oriente e dal pomodoro che arriva delle Americhe. La contaminazione è la fusione di elementi di diversa provenienza e non può che essere un valore aggiunto».

Paola Molino, moderatrice della serata, ha posto la seguente domanda a Petrini: «Lei si definisce gastronomo. Non è riduttivo per la sua persona e per quanto ha realizzato con Slow Food?»

Carlin risponde deciso: «Niente affatto. Il termine gastronomia comprende non solo i modi di manipolare le vivande, l’approvvigionamento delle materie prime, la struttura dei servizi di tavola, ma tutti gli elementi storici e culturali, tecnici e materiali che concorrono nella pratica della preparazione dei cibi, nelle sue tradizioni e innovazioni».

Conclude Petrini: «Conosco Derio da quando era sacerdote a Fossano. Lui è diventato gastronomo e io, seppur agnostico, sono diventato spirituale perché la spiritualità è una questione umana. La transizione ecologica è la via per la felicità».

In questa serata ha presentato il suo libro Il gusto di cambiare scritto con l’economista francese Gaël Giraud, in collaborazione con Stefano Arduini. La prefazione è di Papa Francesco: «la transizione ecologica può rappresentare un ambito in cui tutti, da fratelli e sorelle, ci prendiamo cura della casa comune, scommettendo sul fatto che consumando meno cose e vivendo più relazioni personali varcheremo la porta della nostra felicità».

GRAZIELLA LUTTATI

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