7 Settembre 2011
Dal battesimo alla vita
Catechesi. Prosegue il lavoro della commissione per il nuovo progetto A seguito della Lettera di consegna, da parte del Vescovo, della prima parte del «progetto 0/6anni», sulla preparazione e sulla celebrazione del Battesimo, si è formato un «gruppo di lavoro» per tracciare le linee della seconda parte del progetto, quella relativa al dopo Battesimo, e per preparare un sussidio per i parroci e i catechisti. Il gruppo, animato da Luigi Moine, parroco di San Donato in Pinerolo, ha iniziato da tempo ad incontrarsi e a lavorare. Nei primi tre incontri sono emerse alcune linee pastorali.
Coinvolgere i genitori
Si tratta di creare le condizioni per cui i genitori si sentano interessati e motivati a partecipare. Siamo nel campo aperto della libertà di scelta, a differenza del corso di preparazione al Battesimo, sentito, in certo qual modo, come «obbligatorio». Nel nostro caso si può contare solo sull’interesse che la proposta sarà in grado di suscitare. In ogni caso i genitori sapranno apprezzarla e perseverare solo se ne vedranno l’effettiva utilità.
La prima condizione è il volto attraente di una comunità che sa rapportarsi con le famiglie (di diritto e di fatto), con autentico spirito pastorale, senza emarginarne alcuna, anzi dedicando una cura particolare a quelle che si trovano in difficoltà. E’, quindi, indispensabile che, all’interno della parrocchia (o gruppo di parrocchie) si costituisca uno o più gruppi-famiglia che condividano questa sollecitudine con il parroco e diano un volto «familiare» alla comunità.
La seconda condizione è suscitare delle occasioni di incontro comunitario che le famiglie avvertano come richiamo a quella esperienza positiva che esse hanno scelto e vissuto chiedendo il Battesimo per i loro bambini. Come inizio può servire ottimamente la celebrazione della «Memoria del Battesimo» durante la Messa principale della comunità, in occasione della Festa del Battesimo di Gesù (domenica dopo l’Epifania), per tutte le famiglie che hanno battezzato non nell’anno appena concluso, ma in quello precedente. Tale richiamo diventa la base per gli incontri successivi.
La progettazione del percorso
Per quanto concerne la progettazione del percorso sono state suggerite le seguenti attenzioni.
• Organizzare incontri aperti preferibilmente alla famiglia nel suo complesso, quindi di domenica, in un clima di festa e di accoglienza reciproca, pur nella distinzione di attività diverse per i genitori e per i bambini, con momenti comuni e distinti.
• Nella scelta degli argomenti non restringersi all’ambito catechistico, ma spaziare sulle varie tematiche riguardanti la crescita dei bambini, tenendo conto delle diverse fasi dello sviluppo, con particolare attenzione alla dimensione religiosa.
• Fare emergere la stima e la considerazione della Chiesa per la famiglia nel suo inalienabile compito educativo, sia sul piano umano che religioso ed ecclesiale; e quindi, la necessità di un’arte educativa per la quale è importante anche la consulenza di psicologi e pedagogisti e la condivisione di esperienze con coppie preparate.
• Poiché molte sono le famiglie «irregolari» dal punto di vista canonico, occorrerà far percepire, anziché un atteggiamento di censura, l’incoraggiamento a maturare la scelta del matrimonio-sacramento, ove è possibile, proprio ai fini di un accompagnamento religioso dei figli.
• Cogliere l’opportunità di determinate feste dell’anno liturgico che hanno un impatto particolare sulla famiglia, organizzando per esempio delle «paraliturgie» per i piccoli, cui i genitori possano collaborare, come momento formativo per tutta la famiglia.
• Su queste linee di fondo il gruppo di lavoro sta andando avanti nel progetto di tracciare un possibile percorso di sei anni.
Per proseguire
Nei prossimi mesi il gruppo si impegna a informare la comunità diocesana, attraverso il giornale, sull’avanzamento dei lavori. Chiede, da parte sua, a tutti di mandare osservazioni, proposte, ma anche eventuali iniziative ed esperienze che in questi anni sono state portate avanti nelle nostre comunità e che possono arricchire il lavoro.
Ricordiamo, a questo riguardo, che all’interno del sito diocesano si stanno preparando alcuni strumenti tecnici che favoriranno l’informazione e la comunicazione tra la base e il Centro Diocesi (UCD) e dei catechisti tra di loro. È in preparazione un «forum» per la sperimentazione ed è stata aperta la casella e-mail: icfr@diocesipinerolo.it
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