“Non smettete mai di piangere! Quando a un sacerdote, o a un religioso, o a una religiosa, si seccano le lacrime, c’è qualcosa che non funziona”. È il forte monito del Papa, che nel discorso a braccio, pronunciato in spagnolo, al clero di Nairobi ha detto alla folta platea: “Vi ricordate quando, nel Vangelo, l’apostolo Giacomo ha pianto? No. E quando ha pianto l’apostolo Giovanni, o qualcun altro degli Apostoli? No. Uno soltanto degli apostoli, dice il Vangelo, ha pianto: colui che si è reso conto che era peccatore, che aveva tradito il suo Signore, e quando si è reso conto di questo ha pianto”. “Poi Gesù lo ha fatto papa, allora chi lo capisce Gesù?”, ha scherzato Francesco a proposito di Giuda: “È un mistero!”. “Non smettete mai di piangere”, la consegna del Papa, che poi è sceso nel dettaglio: “Piangere per le proprie infedeltà, per il dolore del mondo, per la gente che è scartata, per i vecchietti abbandonati, per i bambini assassinati, per le cose che non capiamo. Piangere quando ci chiedono: perché?”.