AGD -. Finanze vaticane pulite: la politica della più totale trasparenza finanziaria e amministrativa fa un altro passo avanti. Con una lettera apostolica in forma di motu proprio, entrata in vigore il 21 novembre, Papa Francesco approva il nuovo statuto dell’Autorità di informazione finanziaria (Aif).

PREVENIRE LE ATTIVITA’ ILLECITE – Spiega il portavoce vaticano padre Federico Lombardi: «Bisognava rivedere lo statuto per adeguare l’Aif alle sue nuove funzioni e compiti. Di per sé non ci sono novità rivoluzionarie ma un adeguamento alle nuove leggi promulgate nei mesi scorsi. Il motu proprio è necessario ogni volta che c’ è un nuova norma in questo campo e per darle efficacia. In pratica ci sarà un nuovo ufficio che si occuperà di questo. In sostanza vi sarà un adeguamento e una riorganizzazione degli uffici alle nuove funzioni». Con il motu proprio dell’8 agosto 2013 e con la legge numero XVIII dell’8 ottobre 2013 in materia di trasparenza, vigilanza e informazione finanziaria, Papa Francesco aveva rafforzato ulteriormente il quadro istituzionale della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano per prevenire e contrastare le potenziali attività illecite in materia finanziaria, conferendo all’Aif, oltre alle funzioni che essa aveva dal motu proprio di Benedetto XVI del 30 dicembre 2010, la funzione della vigilanza prudenziale degli enti che svolgono professionalmente attività di natura finanziaria. Il nuovo statuto adegua la struttura dell’Aif alle funzioni che è chiamata a svolgere.
LEGISLAZIONE INTERNAZIONALE – In tre anni, da fine 2010 a oggi, la Santa Sede ha recepito la legislazione internazionale in materia di lotta contro il riciclaggio di denaro sporco, il finanziamento del terrorismo, il traffico di stupefacenti e degli armamenti di distruzione di massa. Il nuovo statuto distingue ruoli e responsabilità del presidente, del consiglio direttivo e della direzione, per assicurare che l’Aif svolga più efficacemente le proprie funzioni, con piena autonomia e indipendenza e in coerenza con il quadro istituzionale e giuridico della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano. Viene istituito un ufficio per la vigilanza prudenziale e viene dotato delle necessarie risorse professionali.
CONSULENZE INTERNAZIONALI – Il Governatorato dello Stato Città del Vaticano, in accordo con la Pontificia Commissione di studio e indirizzo per gli Affari economici e amministrativi della Santa Sede, in seguito a una «procedura di selezione», affida il compito di effettuare un lavoro di verifica e consulenza sulle attività economiche e sui processi di gestione amministrativa dell’ente, all’équipe internazionale di Ernest Young. «La documentazione contenente l’esito della consulenza sarà a disposizione della Commissione e servirà per proporre eventuali raccomandazioni per migliorare l’efficienza e l’efficacia dei processi economici e amministrativi del Governatorato». Analogo incarico di verifica e consulenza era stato affidato, in ottobre, all’équipe internazionale di Promontory, con il compito di monitorare l’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (Apsa).
PROPAGANDA FIDE PAGA L’IMU – La Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli replica con una secca nota alle notizie secondo cui sul patrimonio immobiliare amministrato dalla Congregazione non verrebbe pagata l’Imu: «Nel 2012 il dicastero ha versato 1 milione e 952 mila euro, per Imu solo in Roma. Sul reddito derivante dagli immobili vengono regolarmente pagate le imposte in Italia. I beni amministrati da Propaganda Fide provengono da donazioni di quanti in molti anni hanno contribuito all’opera missionaria nel mondo». A Roma la Congregazione «provvede al sostegno della parte istituzionale e dell’attività culturale e formativa della Pontificia Università Urbaniana, del Pontificio Collegio Urbano e di innumerevoli istituzioni missionarie in Africa, Asia, Oceania e America Latina/Caraibi». L’Urbaniana nell’anno accademico 2012-2013 ha accolto 1.484 studenti provenienti da oltre 100 Paesi; il Collegio Urbano ospita 160 alunni dei territori di missione per un lungo periodo di formazione e «i bilanci sono sottoposti annualmente al controllo della Prefettura degli Affari economici della Santa Sede».

P. G. A. (GD)

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