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Chiesa  

[Firenze 2015] Le impressioni dei pinerolesi sull'incontro con Papa Francesco

[Firenze 2015] Le impressioni dei pinerolesi sull'incontro con Papa Francesco
1o novembre 2015

È stato il giorno di Papa Francesco al Convegno Ecclesiale di Firenze. C’era molta attesa per il suo intervento e, ancora una volta, non ha deluso le aspettative, parlando direttamente al cuore dei convegnisti e con franchezza alla Chiesa italiana. Grande folla, oltre 50 mila persone, per la messa allo stadio “Artemio Franchi”.

La giornata in Toscana era iniziata con la visita a Prato, dove la particolare situazione economica e sociale, con la folta comunità cinese che lavora nel tessile, ha offerto al Papa lo spunto per tornare a sottolineare la centralità di valori della dignità nel lavoro e dell’accoglienza dell’altro.

Il Santo Padre ha esortato i pratesi a «non restare chiusi nell’indifferenza, ma ad aprirsi. Uscire per avvicinarci agli uomini del nostro tempo. Uscire è certo un rischio, ma non c’è fede senza rischio di prendere il largo sulla parola di Gesù».

Giunto a Firenze, è intervenuto al Convegno. Papa Francesco ha richiamato alla responsabilità di «lavorare e lottare per rendere questo mondo un posto migliore. La nostra fede è rivoluzionaria per un impulso che viene dallo Spirito Santo. Dobbiamo seguire questo impulso per uscire da noi stessi».

I cristiani, per il Papa, «non debbono essere ossessionati dal potere».

Ancora una volta ha ricordato di preferire «una Chiesa accidentata, ferita e sporca per essere uscita per le strade, piuttosto che una Chiesa malata per la chiusura e la comodità di aggrapparsi alle proprie sicurezze».

Ha, poi, indicato nel pelagianesimo (come “malattia dell’organizzazione”) e nello gnosticismo (che sostituisce al mistero dell’incarnazione qualche vago spiritualismo o la certezza auto centrata del ragionamento logico) due tentazioni da sconfiggere.

Anche in questo senso ha indicato come figura evocativa di un modello il don Camillo di Giovannino Guareschi, «il buon parroco che unisce alla preghiera la vicinanza con la gente».

Questi due – preghiera e vicinanza alla gente – sono le chiavi per vivere un umanesimo cristiano popolare, umile, generoso e lieto. Inserito in questa prospettiva, il dialogo (“che non è negoziare”) diventa decisivo.

Non a caso, quindi, dopo l’intervento il Papa ha incontrato i malati e pranzato, registrandosi come tutti in segno di umiltà e partecipazione, con i poveri.

La delegazione della diocesi di Pinerolo è rimasta colpita dalle parole e dai gesti, sempre complementari nel suo Magistero, di Papa Francesco.

«La proposta di don Camillo come indicazione ad essere vicino alla gente – ci dice don Giorgio Griettici ha detto dell’importanza dello stare in mezzo alla gente. Di quanto, come ha detto rivolgendosi ai vescovi e ai sacerdoti, sia centrale e decisiva per la vocazione il bisogno dell’altro, un bisogno non egoistico ma aperto e costitutivo».

A Valentina Cuccolo, invece, è rimasto impresso «il mandato finale, quel dire che non c’è un indicazione ma l’invito a dire la nostra, perché la Chiesa non proprietà del Papa ma luogo di protagonismo e servizio per il singolo credente».

Per Edna Fontalvo la cifra è «il metodo indicato: lo stare vicino alla gente e la centralità della preghiera per la vita del cristiano».

Secondo Paolo Frairia, dal Papa «è giunto, calando nello specifico italiano gli spunti importanti già proposti nei suoi documenti, un forte invito a riorientarsi nel senso di un’apertura e di una disponibilità ad uscire per incontrare l’uomo concreto di oggi, portando ai cuori feriti il balsamo della Gioia del Vangelo».

Infine, Enrico Delmirani ha visto «un Papa sicuramente stanco, segnato e infastidito dai recenti scandali e dalle resistenze curiali, ma per nulla domo. La proposta forte è sempre quella di non avere paura di sporcarsi per andare nel mondo, in un costante rinnovarsi nell’apertura spirituale».

Marco Margrita
Valentina Cuccolo e Edna Fontalvo, tra i pinerolesi presenti a Firenze per la visita di Papa Francesco
Valentina Cuccolo e Edna Fontalvo, tra i pinerolesi presenti a Firenze per la visita di Papa Francesco

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