17 Gennaio 2012
Che tutti siano una cosa sola
Dal 18 al 25 gennaio l’annuale Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani «Tutti saremo trasformati dalla vittoria di Gesù Cristo, nostro Signore». Questo versetto, tratto dalla Prima Lettera di Paolo ai Corinzi (15, 51-58), è il tema scelto quest’anno per la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani. L’origine remota della Settimana va fatta risalire al 1908, anno in cui padre Paul James Francis Wattson, un ministro episcopaliano (anglicano americano), introdusse un ottavario di preghiera per l’unità dei cristiani, celebrato dal 18 al 25 gennaio. Wattson propose quel periodo perché compreso tra il giorno della festa della Confessione di Pietro (variante protestante dell’antica festa della Cattedra di San Pietro) e quella della Conversione di San Paolo; assumeva quindi un significato simbolico. Nell’emisfero sud, in cui gennaio è periodo di vacanza, le chiese celebrano la Settimana di Preghiera in altre date, quasi sempre nel tempo di Pentecoste (altrettanto simbolico per l’unità della Chiesa, in quanto la domenica di Pentecoste è tradizionalmente considerata la commemorazione della fondazione della Chiesa di Cristo). Esattamente sessanta anni dopo l’avvio dell’iniziativa di padre Wattson, nel 1968, si celebrò la prima edizione della Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani (così come è strutturata oggi). I temi sono elaborati congiuntamente dalla commissione Fede e Costituzione (del Consiglio Ecumenico delle Chiese) e dal Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani (della Chiesa cattolica). I materiali prodotti sono pubblicati in varie lingue e conservati sui siti Internet delle diverse Chiese. In genere includono: un’introduzione teologico-pastorale al tema della Settimana; una traccia per una celebrazione ecumenica della Parola di Dio; letture e meditazioni bibliche per ciascuno degli otto giorni; una descrizione della situazione ecumenica della regione da cui proviene il materiale prodotto. Oggi la cooperazione fra le Chiese e le comunità anglicane, protestanti, ortodosse e cattoliche nel preparare e celebrare la Settimana è divenuta prassi comune. Ciò evidenzia marcatamente l’efficacia della preghiera, e legittima a parlare della storia della Settimana come di un successo. Quest’anno il sussidio è stato preparato da un gruppo di lavoro composto di rappresentanti della Chiesa cattolica, della Chiesa ortodossa, della Chiesa vetero-cattolica e delle Chiese protestanti presenti in Polonia: «si è deciso di focalizzare un tema che riguardasse il potere trasformante della fede in Cristo, particolarmente in relazione alla nostra preghiera per l’unità visibile della Chiesa, corpo di Cristo. La scelta si fondava sulle parole dell’apostolo Paolo alla chiesa di Corinto, in cui si richiama il carattere temporaneo della vita presente (con le sue apparenti “vittorie” e “sconfitte”), ponendola a confronto con ciò che riceviamo dalla vittoria di Cristo attraverso il mistero pasquale». Il gruppo ecumenico polacco, responsabile della stesura del testo, ha riflettuto «più approfonditamente su che cosa significhi “vincere” e “perdere”, soprattutto dal momento che il linguaggio della “vittoria” è così spesso compreso in termini trionfalistici. Cristo, invece, ci ha mostrato una strada assai diversa! […]. Mentre preghiamo e ci adoperiamo per la piena e visibile unità della Chiesa, noi – e le tradizioni a cui apparteniamo – saremo dunque cambiati, trasformati e conformati ad immagine di Cristo. L’unità per cui preghiamo può richiedere un rinnovamento delle forme di vita della Chiesa che ci sono familiari. Questa è una visione emozionante, ma che potrebbe anche farci paura. L’unità per cui preghiamo non è soltanto una nozione “comoda” di amicizia e collaborazione: essa richiede la volontà di evitare ogni competizione fra di noi. Dobbiamo aprirci gli uni agli altri, offrire e ricevere doni gli uni dagli altri, per poter entrare realmente nella nuova vita in Cristo, che è l’unica vera vittoria».
Vincenzo Parisi
Gli appuntamenti nella diocesi di Pinerolo
Giovedì 19 gennaio: Perosa Argentina, chiesa dell’oratorio (salesiani), ore 20.30, serata di riflessione e preghiera ecumenica.
Venerdì 20: Pinerolo, chiesa ortodossa romena (chiesa del seminario, via Trieste 44), ore 20.45, incontro di preghiera con vespro ortodosso, riflessione biblica e preghiera ecumenica (con predicazione del vescovo Pier Giorgio Debernardi).
Sabato 21: Villar Pellice, tempio valdese, ore 20.45, serata ecumenica di preghiera (con predicazione di don Antonio Buffa, parroco di Villar Pellice e Bobbio Pellice).
Domenica 22: Pinerolo, cattedrale San Donato, ore 18, celebrazione eucaristica (con predicazione di Gianni Genre, pastore valdese di Pinerolo).
Giovedì 26: Bricherasio, cappella feriale (piazza Santa Maria Assunta), ore 20.45, inizio del breve corso sulla “Prima Lettera ai Corinzi”, con liturgia ecumenica e riflessione biblica; partecipano don Ferdinando Lanfranchini (parroco di Bricherasio) ed i pastori valdesi Daniele Bouchard ed Erika Tomassone; gli incontri successivi sono previsti per il 23 febbraio (stessa sede) e il 22 marzo (sala valdese – via Molarosso).
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