2 Febbraio 2015
C’è bisogno d’amore

2 febbraio 2015
A chi ha sempre la mano sul portafogli e lo sguardo sulla calcolatrice questa cosa sembrerà perlomeno ingenua. Per far andare avanti la baracca – chiamiamola nazione, regione, città, paese ma anche azienda o persino famiglia – serve qualcosa che al momento pare non esserci in quantità sufficiente. Maggiore liquidità, maggiori opportunità di lavoro, maggiori infrastrutture. Tutte cose indispensabili per ripartire. Senza dubbio. Eppure manca qualcos’altro. Chiamiamolo “amore” anche se suona scontato. Ma quale? «Al di là dell’elemento del dare – scriveva il filosofo Erich Fromm -, il carattere attivo dell’amore diviene evidente nel fatto che si fonda sempre su certi elementi comuni a tutte le forme d’amore. Questi sono: la premura, la responsabilità, il rispetto e la conoscenza». Ecco in quattro parole la sintesi di ciò che oggi manca più di ogni altra cosa per ridare un senso al nostro agire sociale, economico e politico.
Premura nei confronti soprattutto dei più deboli e di chi non grida per farsi sentire. Responsabilità, vale a dire capacità di rispondere in modo coraggioso e trasparente del proprio operato. Rispetto di sé e dell’altro per quanto sia diverso e imprevedibile. Conoscenza reciproca e disponibilità a mettersi in gioco.
In una parola, chiamiamolo amore.
P. R.
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