Skip to Main Content

Chiesa  

Cammino d’Avvento – 23 dicembre: Vieni o Emmanuele!

Cammino d’Avvento – 23 dicembre: Vieni o Emmanuele!

 

Domandavano con cenni a suo padre come voleva che si chiamasse. Egli chiese una tavoletta e scrisse: “Giovanni è il suo nome” (Lc 1,63).

Zaccaria per non aver creduto all’annuncio dell’angelo, non può parlare, per questo è Elisabetta a comunicare il nome che Dio ha scelto per quel bambino: Giovanni, che significa “Dio è grazia”, ma le si eccepisce l’assenza di parenti con quel nome. Si chiede, pertanto, conferma al padre, con cenni. Zaccaria, quindi, non solo era divenuto muto, ma anche sordo e solo con quel particolare linguaggio poteva comprendere i suoi interlocutori. Egli scrive su una tavoletta lo stesso nome. Subito dopo, egli comincia a parlare e benedire Dio per le sue meraviglie.
Zaccaria è immagine del popolo d’Israele, che di fronte alla rivelazione del mistero resta sordo e muto, non ascolta la Parola e non la comunica. Il nome di Giovanni romperà il silenzio.
Dio sceglie per questo bambino un nome nuovo, rompe con la tradizione, con gli schemi, con quanto ci si sarebbe aspettato, resta libero nel suo agire e nel suo intervenire nella storia degli uomini, ma è sempre una novità per il bene delle persone, sebbene non sempre venga intesa e colta in questi termini. Spesso le novità hanno bisogno di tempo per essere metabolizzate ed apprezzate; affinché il seme divenga una pianta e produca frutto occorre che rimanga nella buia terra per lunghi periodi. Sono i tempi dell’apparente sterilità e, tuttavia, di essa il Signore si serve per operare. “Tra i nati di donna non è sorto nessuno più grande di Giovanni Battista”

Vieni o Emmanuele!

Carmela Pietrarossa

corona IV

LASCIA UN COMMENTO  

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Visualizza l'informativa privacy. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *