12 Gennaio 2015
Calendari senza...

12 gennaio 2015
Iniziano a comparire a novembre come le caldarroste. E poi avanti fino a Natale e oltre. Qualcuno li regala, altri li vendono o chiedono un’offerta. Alla fine fanno sempre comodo. E arriviamo a gennaio con la casa che trabocca di calendari di ogni tipo, decorati con paesaggi, cani, auto, moto d’epoca e quant’altro. Però non possiamo appenderli tutti. Occorre fare una scelta. Serve sempre quello con un po’ di spazio per scrivere. Che si veda bene, appeso lì in cucina. La spiacevole sorpresa è quella di constatare che la più parte di quei fogli destinati a scandire le nostre giornate è diventata muta. Via i santi, via le festività, via perfino le ricorrenze civili e il nome dei giorni. Restano solo numeri e l’arida sequenza LMMGVSD. Ma che senso ha un tempo assolutamente vuoto? È il tempo di tutti ma è il tempo di nessuno. Un piatto fluire di ore senza ritmo e senza storia. Il tempo dell’uomo, al contrario, è un tempo fatto di attese, appuntamenti, ricorrenze. Senza questi punti di riferimento resta… il nulla. Che siano forse lo specchio delle nostre anime atrofizzate? Nel dubbio appendiamo in casa e in ufficio un calendario di quelli con santi in abbondanza, con Pasqua e Natale scritti in rosso a grandi caratteri. E non importa se non ci sono gattini, cagnolini o madame sorridenti. Le immagini e i colori li metteremo noi, vivendo giorno dopo giorno, la nostra vita.
La redazione
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