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Chiesa  

Beati i poveri in spirito

Beati i poveri in spirito

Solennità di tutti i Santi 2013 – Commento a cura di Carmela Pietrarossa

“Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli” (Mt 5,1-12).

Viene proclamata, in questa solennità a noi cara, una delle pagine più belle tramandataci dagli evagelisti, quella delle beatitudini, strada maestra per impegnarci seriamente in quel cammino di santificazione personale intrapreso con esito positivo da quanti ci hanno preceduto qui in terra ed ora godono della visione beatifica della SS. Trinità.

Costoro hanno lasciato questa terra amando; ora, nella Gerusalemme del cielo continuano ad amare, contemplando in eterno il volto amorevole del Padre, che in Gesù ha sposato, nello Spirito, l’umanità per averla con sé per sempre.
Il Signore, infatti, non è morto in croce per scherzo, ma per condividere la sua stessa vita divina e, quindi, la sua gioia, con tutti. Egli fa sul serio con noi e ci vuole felici con sé in Paradiso; siamo noi, purtroppo, a “giocare” con lui altalenando i nostri propositi ed il nostro desiderio di bene con pseudo-desideri o compromessi di vario genere. Il vangelo, invece, e le beatitudini su cui oggi riflettiamo, capolavoro di letteratura, piacevolissimo da leggere, richiedono scelte di vita radicali in vista del regno dei cieli.
I santi hanno compreso questo e nella ferialità dei loro percorsi di vita, si sono impegnati a compiere la volontà di Dio giorno per giorno; la santità, infatti, non consiste nel compiere gesti eclatanti, ma nel cercare di piacere a Lui, facendo con amore, serietà e massima professionalità i propri doveri, in famiglia, sul posto di lavoro e nei vari ambiti in cui la Provvidenza ci colloca. Significa lavorare per Dio sempre, vedendo il suo volto in quello del collega, dello studente, del marito, della moglie, del figlio, di chiunque ci passi accanto mai per caso; in costui il Signore abita e lì vuole essere visitato ed aiutato a vivere.
Diceva Madre Teresa di Calcutta: “Non cercate azioni spettacolari. Quel che importa è il dono di voi. Quel che importa è il grado d’ amore che mettete in ogni vostro gesto. Siate fedeli nelle piccole cose perché è in esse che sta la vostra forza. Per Dio niente è piccolo di ciò che è fatto per amore”.
I santi continuano a camminare con noi, ci amano nella luce di Dio ed intercedono con insistenza per ottenerci quanto giova alle nostre vite.
Sono tornati a “casa” ed essendo nella pienezza della gioia, vogliono condividerla con chi in terra sta faticando per conquistarla. Sia questa casa ad orientare le nostre scelte, a volte particolarmente difficili: “In ogni decisione consultiamo il Divino Maestro eucaristico e scegliamo quello che ci renderà più contenti in punto di morte” (B. Alberione).tutti i santi
Buona festa!

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