11 Novembre 2013
Pinerolo. Sabato 16 novembre il convegno "Fede e migrazioni"
6 novembre 2013
I fenomeni migratori sono da sempre accompagnati dalla fatica dell’integrazione. Lo straniero desta sospetto e attorno alla figura dell’altro nascono pregiudizi e incomprensioni. Il dialogo, allora, diventa un esercizio indispensabile. Un dialogo che sia però “coraggioso” come ha affermato Papa Francesco rivolgendosi ai partecipanti all’incontro internazionale per la pace promosso dalla Comunità di Sant’Egidio: «ci vuole un dialogo tenace, paziente, forte, intelligente, per il quale niente è perduto. Il dialogo può vincere la guerra. Il dialogo fa vivere insieme persone di differenti generazioni, che spesso si ignorano; fa vivere insieme cittadini di diverse provenienze etniche, di diverse convinzioni. Il dialogo è la via della pace. Perché il dialogo favorisce l’intesa, l’armonia, la concordia, la pace. Per questo è vitale che cresca, che si allarghi tra la gente di ogni condizione e convinzione come una rete di pace che protegge il mondo, e soprattutto protegge i più deboli».
E la fede, lungi dal frenare, può essere un elemento in più per rendere credibile il dialogo. «La relazione dell’uomo con Dio – ha detto ancora Papa Francesco – è la scuola e l’alimento del dialogo con gli uomini. Papa Paolo VI parlava della “origine trascendente del dialogo” e diceva: “La religione è di natura sua un rapporto tra Dio e l’uomo. La preghiera esprime mediante il dialogo questo rapporto”».
Queste le premesse dell’incontro promosso dal Museo dell’Emigrazione e dalla diocesi di Pinerolo sul tema “Fede e migrazioni” che si terrà sabato 16 novembre nel Seminario.
«La scelta del titolo non è casuale – precisa Giorgio D’Aleo, coordinatore del Museo – Abbiamo voluto sottolineare da un lato la pluralità delle culture e delle tradizioni che i migranti portano con sé e dall’altra un comune “credere”, che è atteggiamento di fiducia e affidamento prima ancora che definizione dogmatica».
Nei panni di relatore, ma soprattutto di testimone, interverrà monsignor Domenico Mogavero, vescovo della diocesi di Mazara del Vallo e Commissario della CEI per l’Immigrazione, da sempre in prima linea nella promozione dell’accoglienza nei confronti di quanto sbarcano in Italia in cerca di una vita più umana.
Monsignor Mogavero dialogherà e si confronterà con Abderramane Amajou, un giovane marocchino musulmano che dall’età di 7 anni vive in Italia dove ha seguito l’intero percorso scolastico fino al livello universitario indirizzandosi verso gli Studi Internazionali e specializzandosi nella mediazione interculturale.
Da ultimo porterà la sua esperienza Alice Battisti, assessore alla cultura del Comune di Buriasco e presidente dell’associazione missionaria “Gruppo Missioni Giovani/o.n.l.u.s.”, che nel 2010 ha partecipato ad uno stage avente per tema il dialogo interreligioso in Burkina Faso.
Tra un intervento e l’altro, per creare la giusta atmosfera, il giavenese Carlo Pallard proporrà alcuni brani eseguito con il liuto turco. Al termine dell’incontro sarà offerto ai partecipanti un rinfresco a base di Cous-cous e dolci tipici dell’area mediterranea.
Per chi volesse prolungare il pomeriggio e la riflessione, l’appuntamento è per ore 21 al Salone Engim (via Regis 34 a Pinerolo) per un incontro festa di musica, arte e preghiera, all’insegna della solidarietà e dell’integrazione. Alla serata titolata “Fratellanza: da ideali comuni solidali l’un l’altro” interverranno il Trio Telemann, Daniele Bianciotto, Stefano Zago EnTropy, Coro Joy, Stefano Abbà, Simona Mella e Angelica Pons; offriranno i loro dipinti (che saranno poi messi all’asta) Felice Carena, Jean-Paul Charles, Marco Da Rold, don Mauro Roventi Beccari, Bruno Vallino, Roberto Zago. Il ricavato verrà condiviso con i bisognosi del Centro di Ascolto della Diocesi di Pinerolo.
P.R.
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