12 Luglio 2011
A piedi a San Maurizio

Il pellegrinaggio in programma per il 16 luglio coinvolge tutta la diocesi Il pellegrinaggio diocesano a piedi a San Maurizio per visitare Maria Madre della Divina Grazia sta per “fare tredici”. Si terrà infatti sabato 16 luglio prossimo con ogni condizione climatica (salvo le “esagerazioni”). Nato nell’estate 2000 e consolidatosi in val Chisone in particolare nella bassa valle, allargatosi poi a fedeli della val Noce nel 2010 con a capo don Virgilio Gelato, ideatore dell’iniziativa, si rivolge a tutte le zone della diocesi.
È questa la risposta alla domanda che gli organizzatori si erano posti durante la camminata del 2010: «Saremo capaci di consolidare e rendere matura l’iniziativa?» Sembra proprio di sì. La proposta è stata fatta anche alle zone della val Pellice, Città e Pianura che stanno cercando di dare un riscontro positivo.
Si muoveranno quindi gruppi di fedeli per concentrarsi a San Pietro Val Lemina alle 12,30 circa:
– da Villar Perosa per la val Chisone;
– da Frossasco per la val Noce;
– da San Secondo di Pinerolo per la val Pellice e la pianura;
– da Piazza San Donato, per la zona città.
«Dopo aver pranzato al sacco presso la casa parrocchiale di San Pietro val Lemina ed esserci riposati – specificano gli organizzatori – pregheremo il Vespro nella chiesa attigua e ripartiremo tutti insieme per l’ultimo più impegnativo tratto (a causa del sole e della stanchezza accumulata) di poco meno di tre chilometri. L’ultimo pezzo ci donerà il refrigerio di un po’ d’ombra e di una fresca fontana a meno di un chilometro dall’arrivo. Messa conclusiva in santuario alle ore 16 speriamo celebrata dal Vescovo».
Con che spirito cammineranno i fedeli? Lo possiamo dedurre dalla «Carta di identità del pellegrino» pubblicata sul libretto di preghiere che accompagnerà il cammino: «Il pellegrino rifiuta l’immobilismo. Non gli va di vivere ripiegato su se stesso: preferisce gli spazi aperti, preferisce muovere, rifiuta il “complesso dell’ostrica” ben descritto da mons. Tonino Bello: “Siamo troppo attaccati allo scoglio, ci piace la tana, ci attira il nido”. Il pellegrino rompe gli ormeggi e parte verso il largo, è coraggioso. Anche se è stanco si mantiene sveglio e attento».
«Ecco dunque il motivo del pellegrinaggio – concludono i promotori dell’iniziativa – muoverci, andare verso Gesù con Maria, con il suo stesso spirito, stimolati dalla sua stessa fede: benedire e magnificare il Signore perché ha guardato a te, umile sua serva, e ha fatto in te cose grandi».
Appuntamento quindi nelle varie zone di partenza. Saranno diffusi dei volantini nelle parrocchie con le istruzioni e gli orari per ogni zona. Per informazioni è possibile contattare i parroci o il diacono Enrico Berardo al numero 340.7169113.
E.B.
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