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Chiesa  

L'informazione? Occorre andare controcorrente

L'informazione? Occorre andare controcorrente

Successo per la tavola rotonda proposta dal CVS e da Vita diocesana La gran parte dell’informazione nazionale e internazionale (ma anche locale!) ha ceduto da tempo al logica dello scandalo e dello shock a tutti i costi. Esistono però testate che, nel loro piccolo, hanno il coraggio di andare in controtendenza. Questo uno degli spunti emersi dalla tavola rotonda proposta dal nostro giornale domenica 20 novembre.
Il salone Engim si è riempito fin dalle ore 14: agli aderenti del CVS (Centro Volontari della sofferenza) si sono uniti diversi collaboratori e lettori di Vita diocesana pinerolese.
Un energico don Armando Aufiero, responsabile dell’apostolato CVS, ha aperto il pomeriggio introducendo il giornalista Mauro Anselmo intervenuto per presentare il suo ultimo libro “Don Luigi Novarese – Lo Spirito che cura il corpo”.
Quindi il confronto sull’informazione.
Il co-direttore di Famiglia Cristiana, don Antonio Rizzolo; ha richiamato la “Carta dei doveri del giornalista”, spesso disattesa, soprattutto in relazione alla trattazione della sofferenza e nei confronti dei minori. «L’idea che in molti, direttori in primis, si sono fatti – ha ricordato don Rizzolo – è che attirano l’attenzione e fanno vendere le cose esagerate o la cronaca nera o il sangue e la violenza. In realtà non è detto che sia così. Le notizie buone non compromettono la vendita o l’ascolto. Anzi!».
La parola poi è tornata a Mauro Anselmo che non ha risparmiato una feroce critica alla degenerazione dei media: «Oggi si pubblica di tutto e di più, e il giornalista che si rifiuta di andare contro coscienza o viene licenziato o viene spostato. Questa è l’informazione. Perché siamo arrivati qui?» La risposta semplice e diretta: «Perché è stato permesso tutto: a partire dal “grande fratello” in prima serata. L’informazione dal volto umano non è questa!».
L’a.d. di Stampa diocesana Segusina, Roberto Giuglard, ha invece spiegato la linea etica scelta da Vita: « Noi vogliamo dare gratis una buona notizia. Vita diocesana non ha un prezzo ma ha un valore e dei costi. Per sostenere il giornale abbiamo fatto una scelta etica. A partire dalla generosità di chi, ricevendo un dono, decide di contraccambiare. In seconda battuta ci sosteniamo con la pubblicità». Ma anche per la pubblicità Vita diocesana si è data delle regole, rifiutando inserzionisti che, pur avendo disponibilità finanziaria, non risultano in sintonia con le scelte di fondo del giornale. «Questa presa di posizione – ha quindi concluso Giuglard – diventa anche una garanzia per il lettore. E l’inserzionista che fa pubblicità sul nostro giornale sa di aver un’informazione di un certo tipo».
Tra un intervento e l’altro hanno intrattenuto il pubblico i gradevoli intermezzi musicali del trio Montaldo-Cauteruccio-Lantarè, introdotto da Ives Coassolo che ha fatto gli onori di casa e cucito insieme le diverse parti del pomeriggio.
L’incontro si è concluso con la celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di Pinerolo, mons. Pier Giorgio Debernardi, che ha ringraziato quanti lavorano per Vita diocesana, incoraggiandoli a proseguire sul cammino di una informazione dal volto autenticamente umano.

Mauro Anselmo presenta il libro “Luigi Novarese, lo spirito che cura il corpo”. Guarda il video

La tavola rotonda sulla comunicazione. Guarda il video:

Da sinistra: M. Anselmo, don A. Rizzolo, P. Righero, R. Giuglard

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