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1 febbraio: Giornata nazionale per la vita

1 febbraio: Giornata nazionale per la vita

1 febbraio  2015

La Chiesa italiana anche quest’anno promuove, il primo febbraio, la giornata nazionale per la vita. Davanti alle chiese, all’uscita della messa, i volontari del CAV offrono le primule per sostenere l’attività del centro a favore delle donne in difficoltà 

Dio, il Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, che si è incarnato in Gesù, è il Dio dei vivi e non dei morti, lui è il Dio della vita. La sua forza non si misura, come quella dei potenti del mondo, nella capacità distruttiva, ma nel potere di dare l’esistenza. Chi lo riconosce e vuole camminare con lui non può perciò che essere sempre dalla parte della vita.

La Chiesa italiana anche quest’anno promuove, il primo febbraio, la giornata nazionale per la vita, e la Conferenza Episcopale Italiana ci offre, per l’occasione, il suo messaggio.
Il tema fondamentale è il «riconoscimento della persona umana e una cura più adeguata della vita, dal concepimento al suo naturale termine». Il riferimento va nello stesso tempo ai più piccoli e agli anziani, gli estremi del percorso terreno, che tuttavia, pur nella loro intrinseca debolezza, «costruiscono il futuro dei popoli, i bambini perché porteranno avanti la storia, gli anziani perché trasmettono l’esperienza e la saggezza della vita».
La posta in gioco non è di poco conto, si tratta infatti di riconoscere e tutelare per ogni donna e ogni uomo quello che papa Francesco definisce come «il diritto primordiale alla vita».
La situazione di oggi in Italia ci pone di fronte uno scenario poco rassicurante: sempre meno bambini nascono e su questi bambini, sempre più, graverà «il peso schiacciante delle generazioni precedenti».
I vescovi ritornano poi sul triste fenomeno dell’aborto che ogni anno impedisce «a oltre centomila esseri umani di vedere la luce e di portare un prezioso contributo all’Italia».
Per quanto riguarda il pinerolese le IVG (interruzioni volontarie della gravidanza) praticate nell’Ospedale Agnelli nel 2014 sono state 95. In calo rispetto agli anni precedenti (113 nel 2013 e 146 nel 2012). Questo dato è certamente da attribuirsi ad una proporzionale diminuzione delle nascite (nel 2014 sono nati circa 100 bambini in meno rispetto al 2013) e alla sempre più ampia diffusione della cosiddetta “pillola del giorno dopo”. Il merito di questa contrazione, però, è anche dovuto ad una maggiore sensibilità, diffusa anche grazie all’operato dei volontari del Movimento per la Vita e alla testimonianza dei medici obiettori (nella struttura dell’Ospedale Agnelli di Pinerolo sono quattro).
I vescovi italiani rilevano poi che vi è sempre un grande desiderio di maternità e paternità. Desiderio «nobile e grande…vivo in tanti uomini e in tante donne» che orienta, a volte, verso le pratiche di fecondazione artificiale. Avere un figlio non deve però diventare una pretesa, il cui prezzo si traduce in «una notevole dispersione di ovuli fecondati, cioè di esseri umani, che non nasceranno mai». Occorre invece, ricordano i vescovi, «aprire il cuore ai bambini già nati e in stato di abbandono…facilitare i percorsi di adozione e di affido che sono ancora oggi eccessivamente cariche di difficoltà».
È inoltre più che mai necessario anche individuare e percorrere nuove strade che portano alla «solidarietà verso la vita» attraverso «forme nuove e creative di generosità, come una famiglia che adotta una famiglia». Saper progettare e creare «percorsi di prossimità nei quali una mamma che aspetta un bambino può trovare una famiglia, o un gruppo di famiglie, che si fanno carico di lei e del nascituro».
Il compito e il dovere che si profila è, in definitiva, quello di mettere in atto una reale «solidarietà per la vita» in grado di opporsi e contrastare quella «globalizzazione dell’indifferenza» già evidenziata e denunciata da papa Francesco il quale constata tristemente che « ci siamo abituati alla sofferenza dell’altro, non ci riguarda, non ci interessa, non è affare nostro».
Bisogna perciò dare spazio alla «fantasia dell’amore» che, contro questa tentazione, potrà veramente costruire un «nuovo umanesimo», ma solo a partire dalla vera sfida che ci attende in questo tempo e che parte, ancora una volta, dal sì, un sì radicale, convinto e operante, alla vita.

Massimo Damiano

Mercoledì 18 febbraio alle ore 16,00, in occasione del ventennale della lettera enciclica di Giovanni Paolo II “Evangelium vitae”, si terrà, nella cappella dell’ospedale civile di Pinerolo un incontro di preghiera per la vita e la giustizia. Seguirà alle ore 16,30 la celebrazione della santa messa.

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(foto www.waltermolinerofoto.it)

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