Il progetto 

Da una parte il ghiacciaio e la vetta Breithorn (4165 m s.l.m.) nel massiccio del Monte Rosa (Valle d’Aosta). Dall’altra l’arida distesa del Sahel nel nord del Burkina Faso. È davvero difficile immaginare due territori più diversi per caratteristiche naturali, storiche e umane. Eppure c’è un evento che si propone di annullare le distanze tra questi differenti scenari.

Negli ultimi giorni di luglio la guida di mountain bike Mauro Casarone si cimenterà in una impegnativa impresa sportiva: raggiungere da Cervinia la vetta più alta del Breithorn e discenderne il ghiacciaio in bicicletta. Al traguardo atletico e tecnico si affianca la volontà di puntare i riflettori su una realtà drammatica e poco conosciuta come quella del Nord del Burkina Faso dove dal 2018 opera il vescovo emerito di Pinerolo Pier Giorgio Debernardi. Attraverso la onlus “Acqua nel Sahel” in meno di tre anni sono già stati scavati più di 30 pozzi in altrettanti villaggi e, recentemente, anche nelle periferie più povere e abbandonate della capitale Ouagadougou.

«In un villaggio – spiega monsignor Pier Giorgio Debernardi – avere un pozzo significa possedere la prima e indispensabile risorsa per vivere. Molte volte, però, non si trova acqua pura. Allora ci si accontenta di acqua stagnante e inquinata, spesso infetta perché condivisa con gli animali anch’essi alla ricerca di acqua da bere. Di qui hanno origine malattie terribili capaci di portare alla morte. I bambini sono i primi a portarne le conseguenze».

Da questa emergenza, l’idea di portare la sete dell’Africa su un grande ghiacciaio delle Alpi per ricordare quanto l’acqua sia preziosa e per stimolare la solidarietà nei confronti delle popolazioni più colpite dalla siccità.

La scalata in mountain bike, che avverrà con l’accompagnamento di una guida alpina professionale, sarà preparata da due tappe intermedie: una salita da Cervinia al Rifugio Teodulo per preparazione fisica alla quota e una salita alpinistica fino alla vetta per studiare i punti critici.

 

La cronaca della salita 

Giovedì 5 agosto siamo riusciti a portare a termine l’avventura in quota.
Partenza alle 4 da Cervinia a circa 2000 metri, sotto una leggera pioggia che diventa nevischio a 2800 metri presso i laghi di cime bianche. Tanti dubbi se val la pena di proseguire con un meteo avverso. Ma sento la spinta delle tante persone che mi hanno sostenuto ed incoraggiato, lo stanno ancora facendo a distanza, anche se non li vedo e non li sento, ma mi stanno portando su. Per un disguido tecnico non ho la giacca da indossare, per fortuna ho gli strati interni che mi proteggono dal freddo. So che a 3.480 metri, al rifugio delle guide del Cervino, ci saranno Carla, Sara ed Edoardo ad aspettarmi. Con loro ci sarà anche Denis, la guida alpina scelta per garantire la sicurezza in salita e in discesa sul ghiacciaio. Si, ho fatto salite ben più difficili senza guida, ma sul ghiacciaio in mtb non saprei bene come proteggermi, per cui mi sono rivolto ad un professionista e Denis Boudoin è veramente superlativo. Si, anch’io sono guida, ma su questo terreno la sua esperienza e le sue capacità tecniche sono veramente molto superiori alle mie, inoltre è anche molto bravo ad accompagnare, ed è una caratteristica rara. Inizio a pedalare sul ghiacciaio del Plateau Rosa, ma la neve recente non è gelata e capisco subito che mi aspetta una gran fatica. Affondo io, affonda la bici, ma non affonda la mia voglia di arrivare in vetta, sorretta da una buona conoscenza dell’alta montagna, dalla conoscenza di me stesso, dalla meticolosa preparazione fatta (compresa la ricognizione alpinistica della settimana precedente con Carla), dal sostegno degli amici, dal messaggio di cui sono portatore, dalla fiducia nella guida. Lentamente, ma inesorabilmente, procediamo verso la vetta tra gli sguardi stupiti degli alpinisti. Potremmo sembrare dei folli, degli imprudenti, degli sprovveduti, ma non importa. Sappiamo che stiamo osservando le norme di progressione su ghiacciaio che garantiscono la sicurezza della cordata, con la differenza che di solito sono io a guidare la cordata o il gruppo mentre questa volta sono guidato, ma con Denis mi fa veramente piacere essere guidato. Ore 11, 36 siamo in vetta, che bello! Uno squarcio di azzurro ci accoglie misto a un vento notevole. Alcune foto e video con i pochi alpinisti presenti. Ci prepariamo per la discesa. Sella bassa, corda legata dietro con la longe e si parte. All’inizio non si cicla, la bici affonda nei 30 cm di neve fresca, ma poi si inizia a viaggiare. Neve smossa, cedevole che impone molte correzioni di equilibrio e non permette una discesa fluida, ma si va. In breve raggiungiamo il Plateau. E poi giù, Teodulo, Bontadini, Cime bianche, Goillet e finalmente Cervinia, ore 13,55. Un grande ringraziamento a Patrizio, Carla e Denis per avermi accompagnato da vicino. Ma un grande ringraziamento a chi mi ha sostenuto con messaggi, like, schedina sd (Carmelo), GoPro (Renzo), Umberto, Marilena, Giancarlo. Un grande ringraziamento ai “miei” ragazzi di MTB che inconsapevolmente mi hanno preparato a questa salita durante il centro estivo con tante ore di bici. Qualcuno mi chiede quali saranno i prossimi progetti. Dimenticavo di dire che ho pensato di fare questa salita per festeggiare a modo mio i miei 50 anni. Fra 50 vedremo, abbiamo ancora tempo per pensare a cosa organizzare!

 

Impresa compiuta!

Nella mattina del 5 agosto Mauro Casarone ha portato  a termine la sua impresa. Accompagnato dalla guida alpina Denis Boudoin, è salito in mountain bike sulla vetta del BREITHORN discendendone poi, sempre in bicicletta, il ghiacciaio, fino a Cervinia.
“La neve fresca caduta in questi giorni ha reso il finale da paura, ma ce l’ho fatta!”
L’impresa sportiva di Casarone è stata preparata in modo meticoloso dal punto di vista atletico e si è svolta nella massima sicurezza. Lo scopo – lo ricordiamo – è quello di puntare i riflettori sulla siccità del Sahel e far conoscere l’attività del vescovo emerito di Pinerolo, Pier Giorgio Debernardi, che in Burkina Faso segue personalmente lo scavo di pozzi nei villaggi più poveri.

Giovedì 5 luglio la salita… e la discesa

«Giovedì mattina inizierò a pedalare da Cervinia a Plateau Rosa, dove mi aspetterà, la guida alpina che mi assisterà nella salita, ma soprattutto nella discesa in mtb dal Breithorn Occidentale. L’avventura – racconta Mauro Casarone – è nata per festeggiare il mio 50⁰ compleanno e ha trovato un ulteriore significato nel sostenere il progetto della costruzione di pozzi nel Sahel in Burkina Faso, in collaborazione con la onlus Acqua nel Sahel che sostiene l’attività del vescovo emerito di Pinerolo Pier Giorgio Debernardi».

Terzo allenamento

Mauro Casarone ha svolto gli ultimi allenamenti in quota. Con base a Cervinia ha raggiunto a piedi in modalità alpinistica la vetta del Breithorn, quindi è disceso al colle del Breithorn «e camminata su ghiacciaio fino al Bivacco Rossi Volante a quota 3700 dove abbiamo dormito». Venerdì 30 luglio è rientrato sulla stessa pista dell’andata. L’ascesa e la successiva discesa in mountain bike, se le condizioni meteo lo permetteranno, sono previste per questo week-end.

 

Intanto dagli archivi di monsignor Pier Giorgio Debernardi sono riemerse alcune diapositive che lo ritraggono, in gioventù, proprio sulla vetta del Breithorn.

 

Secondo allenamento: Balboutet, Assietta e Sestriere

Prosegue l’allenamento di Mauro Casarone Guida Mtb in vista dell’impresa “Breithorn 4165 for Sahel” che lo vedrà salire e scendere dalla vetta sulla sua mountain bike per richiamare l’attenzione sulla grave situazione di siccità nel Sahel.
Proprio in questi giorni, a supporto di questo evento sportivo e di solidarietà, è giunto il supporto della Pro Loco di None.

Il primo allenamento: None – Ciantiplagna

 

 

Chi è Mauro Casarone?

Mauro Casarone, classe 1971, da sempre appassionato di sport e montagna, ha iniziato a praticare Mountain bike nel 2000 diventando nel 2016 guida di Mountain bike presso la Simb (Scuola italiana di Mountain bike). Con alcuni amici ha dato vita all’associazione Bike&more che ha sede a None dove Casarone vive e porta aventi il suo impegno per avvicinare adulti e ragazzi alla Mountain bike.

Al suo attivo numerosi corsi, uscite e campi in montagna, nonché centri estivi e trekking di più giorni in mtb e tenda (giro del Piemonte 2019 con 400 km in 5 giorni).

Nel 2021 Casarone entra a far parte dello staff della Simb e diventa responsabile del Piemonte.