Pinerolo. Martedì 1 marzo serata promossa dall’associazione “Valore Laicità – Alberto Barbero” Salone dei Cavalieri gremito, martedì 1 marzo, per l’incontro “Liberi di scegliere”, promosso dall’associazione “Valore Laicità – Alberto Barbero”. Al tavolo dei relatori, Elio Salvai (presidente dell’associazione), Gianni Genre (pastore valdese di Pinerolo) e Sergio Gentile (avvocato che ha seguito a Milano un’analoga iniziativa promossa dalla Chiesa valdese). Assente, invece, un illustre invitato, Beppino Englaro, papà della tristemente famosa Eluana, fermato dai medici a causa di un problema di salute. Non è potuta essere presente neanche Germana Englaro, psicologa, cugina di Eluana. Dopo un intervento introduttivo del pastore Genre, ha preso la parola Elio Salvai, il quale ha affermato che il dibattito sui temi della gestione del fine-vita appare ora particolarmente urgente, in relazione alla imminente discussione alla Camera del ddl Calabrò (approvato in tutta fretta al Senato nel 2009, a pochi mesi dalla morte di Eluana), che elimina qualsiasi possibilità di rispetto delle scelte dei singoli (con obbligo di alimentazione ed idratazione) e sarebbe, a suo avviso, in contrasto con l’articolo 32 della Costituzione. Compilare il testamento biologico, ha proseguito Salvai, vuol dire affermare il proprio diritto di scelta, senza imporre a nessuno una visione del mondo o un’etica particolare. È importante farlo ora, prima che una «legge capestro» annulli il diritto di sottoporsi o no a certe terapie, previsto dalla nostra Costituzione. L’associazione “Valore Laicità”, in collaborazione con il Concistoro della Chiesa valdese di Pinerolo, promuove una campagna di compilazione del testamento biologico ed una raccolta dei documenti con idonea registrazione e conservazione presso un ufficio che è stato individuato in via Dei Mille 1, in un locale attiguo al tempio valdese. L’associazione intende a tal scopo fornire attività di consulenza gratuita, mettendo a disposizione anche alcuni testimoni per la sottoscrizione del testamento. Questa scelta, ha rimarcato Salvai, è dovuta anche al fatto che, finora, l’Amministrazione comunale di Pinerolo non ha fornito risposte positive in merito alla questione. La serata è poi proseguita con l’intervento dell’avvocato Sergio Gentile che ha preentato l’esperienza della Chiesa valdese di Milano, evidenziando il problema dell’assenza normativa circa il tema del fine-vita. Da qui, ha aggiunto Gentile, «l’idea di far redigere la dichiarazione di fronte a tre testimoni che la controfirmano». Raccontando l’esperienza milanese, ha affermato che sono già più di 500 i cittadini che hanno firmato e consegnato il proprio testamento biologico, e molti di essi sono cattolici praticanti (come si evince dalla richiesta scritta di ricevere l’assistenza religiosa). L’avvocato Gentile ha concluso esprimendo alcuni dubbi sull’opportunità di un referendum o di un ricorso alla Corte Costituzionale e sostenendo che l’impegno maggiore va profuso nell’immediato, facendo di tutto affinché il Parlamento blocchi il ddl Calabrò.

Vincenzo Parisi