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Attualità  

Servizi sociali a rischio per i comuni di Val Pellice e Val Chisone

Servizi sociali a rischio per i comuni di Val Pellice e Val Chisone

L’allarme lanciato dai sindaci della Comunità montana pinerolese In gioco ci sono servizi fondamentali: l’assistenza domiciliare, le borse lavoro per i diversamente abili, il sostegno economico a singoli e famiglie in difficoltà nel far fronte alle spese ordinarie di affitto, bollette, buoni mensa…
La prospettiva di pesanti riduzioni dei contributi da parte di Stato e Regione Piemonte agli Enti Gestori dei servizi sociali ha spinto i 25 comuni delle Comunità Montane Valli Pellice, Chisone e Germanasca (ora riunite nella Comunità montana pinerolese) a convocare una conferenza stampa per manifestare la situazione allarmante che si verrebbe a creare qualora i tagli – si è parlato del 60% in meno rispetto al 2011 – dovessero verificarsi. L’incontro, cui sono intervenuti il presidente della Comunità Montana Andrea Coucourde, l’assessore alle politiche sociali Clara Bounous e il direttore dei servizi sociali Livio Vigna, si è svolto a Pinerolo nel pomeriggio di lunedì 26 marzo e ha visto la presenza di numerosi sindaci dei comuni coinvolti. Clara Bounous ha richiamato l’importante lavoro svolto negli anni passati dai servizi sociali su un territorio prevalentemente montano dove il 30% degli abitanti sono anziani, spesso dislocati in borgate difficilmente raggiungibili. «Per quanto riguarda i nostri Servizi – ha puntualizzato Bounous – sono già state messe in campo da tempo tutte le misure possibili di razionalizzazione della spesa e quindi un ulteriore drastico calo dei trasferimenti regionali non può che comportare, per non andare al disavanzo, misure drastiche di riduzione o sospensione di servizi in tempi brevi, servizi in buona parte affidati a cooperative sociali il cui personale subirà una seria e preoccupante contrazione occupazionale».
Livio Vigna, rispondendo alle domande dei giornalisti presenti, ha aggiunto: “in questo momento non stiamo più attivando nessun servizio nuovo ma stiamo soltanto mantenendo le persone che sono già in carico al servizio”.
Coucourde ha quindi comunicato che verrà inviato in Regione un documento sottoscritto dai sindaci dei 25 comuni con la richiesta di «assicurare almeno le risorse trasferite lo scorso anno» per poter dare «risposte concrete alle fasce più deboli della popolazione del nostro territorio».
Alcuni comuni, inoltre, si sono attivati per una raccolta firma che potrebbe essere incoraggiata anche dalle chiese cattolica e valdese che già si trovano in prima linea nell’assistenza ai poveri, agli anziani e ai disabili.
P.R.

Guarda il video con gli interventi di Clara Bounous:

L’intervento di Livio Vigna

L’intervento di Laura Zoggia, sindaco di Porte
Andrea Coucourde e Clara Bounous

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