9 Settembre 2013
Consigli e suggerimenti per non arrivare impreparati al suono della campanella

È ora di iniziare la scuola. Fervono grandi preparativi, ma non solo per i bimbi e i ragazzi. Anche per genitori e insegnanti.
Per gli studenti ogni anno è speciale perché comporta emozioni e ansie nuove. I più grandi le affrontano in modo più autonomo. Fabio, studente delle scuole medie, è annoiato dai professori e dalle materie scolastiche, secondo lui prive di inventiva e creatività che non lo motivano. Davide, invece dovrà approcciarsi con la terza media, e anche se non è iniziata la scuola, è già in ansia per i suoi risultati e per affrontare questa importante tappa della sua vita scolastica e non solo.
Anche i genitori hanno le loro ansie e le loro aspettative: il modo con cui i figli affrontano l’esperienza dipende molto dal loro comportamento, da come affrontano l’argomento.
Fin qui tutto nella norma, ma a volte la cosa è più seria e si parla, specialmente per i bambini più piccoli, di fobia della scuola, ossia quella situazione di ansia e disagio che assale quando è il momento di recarsi alla scuola materna o alle elementari.
Si manifesta prevalentemente al mattino con vaghi disturbi: nausea, mal di pancia, mal di testa, ma anche febbricola, mal di denti, mal d’orecchie, macchie sulla pelle, dolori generici alle ossa. Spesso tali disturbi svaniscono nel fine settimana o durante le vacanze. Il bambino con l’ansia per la scuola anche quando è in classe piange e vuole la mamma o pretende di essere riportato a casa. L’ansia per la scuola si manifesta quasi sempre al momento del primo impatto con la vita di collettività, cioè a tre anni. Alcuni bambini hanno la stessa reazione a sei anni, all’inizio delle elementari. In molti casi il rifiuto per la scuola si presenta dopo un primo periodo di accettazione del nuovo quando, esaurita l’iniziale fase di novità, il bambino capisce di dovere rimanere lontano da casa e dai genitori per buona parte del giorno. La paura della scuola è in realtà ansia di separazione dalla mamma e dalla casa, percepita dal piccolo come il posto più sicuro e tranquillo dove stare.
L’ansia da separazione a volte può portare a perdere la stima di sé e ad avere difficoltà ad affrontare da solo le situazioni future. Se il problema non è legato ad altre tensioni psicologiche di fondo, l’ansia per la scuola svanisce nel giro di poche settimane e non necessita di interventi drastici immediati (darla vinta al bambino, cambiare l’istituto, tenere a casa il piccolo). La paura della scuola non è altro che un percorso, anche se in parte sofferto, che i bambini devono compiere per rendersi indipendenti a piccoli passi dall’ambiente domestico e per inserirsi nella vita sociale.
Che cosa fare, quindi? Ognuno dovrà trovare la sua ricetta ma possono aiutare poche brevi indicazioni.
1) Insistete a mandare regolarmente a scuola il bambino (resistere ai suoi pianti e ai suoi malesseri è difficile, ma gli insegnerà a vivere, a affrontare le frustrazioni future).
2) Siate decisi al mattino, cioè al momento di mandare vostro figlio all’asilo o a scuola (possibilmente con la collaborazione di entrambi i genitori).
3) Portate il bambino dal medico quando presenta i disturbi(è importante capire se sono realmente disturbi psicosomatici).
4) Parlate col bambino dei suoi problemi riguardo alla scuola (la condivisione è importantissima per capire, scacciare le paure e imparare a parlare e a dare un nome ai propri sentimenti e alle proprie emozioni)
Enrica Gagliardi
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