10 Luglio 2012
Salvare il Tribunale di Pinerolo. Forse si può
In mattinata un incontro in Comune Su un punto sono tutti d’accordo: salvare il Tribunale di Pinerolo non è una questione di campanilismo. Lo ha affermato con forza il sindaco Eugenio Buttiero e lo hanno confermato quanti sono intervenuti, lunedì 9 agosto, all’incontro che si è svolto nella Sala di Rappresentanza del Comune di Pinerolo. “Qui si tratta piuttosto di garantire un servizio ai cittadini – ha insistito Buttiero, prima di dare lettura di un contributo di Lucio Malan che non è potuto intervenire personalmente all’incontro. A seguire hanno preso la parola il Presidente dell’Ordine degli Avvocati, Alfredo Merlo, il Presidente del Tribunale di Pinerolo, Simonetta Rossotti, il Procuratore Capo facente funzioni, Ciro Santoriello e il parlamentare Giorgio Merlo.
In sala un insolito – almeno per Pinerolo! – affollamento di giornalisti e numerosi sindaci del territorio, amministratori, avvocati e magistrati.
I relatori hanno ribadito l’efficienza operativa del Tribunale di Pinerolo, sottolineando l’importanza strategica di questa struttura, per la quale sono stati recentemente investiti oltre 700 mila euro per la ristrutturazione e l’ampliamento della sede. Uno dei migliori Tribunali del Piemonte, con oltre 6.000 cause civili e 2.600 cause penali all’anno, punto di riferimento per il territorio del pinerolese e non solo: questa struttura serve infatti un bacino di utenza di oltre 200 mila abitanti e 58 comuni. Dati che confermano l’importanza di questa sede per il territorio e per i suoi cittadini.
“Il Tribunale di Pinerolo – ha concluso poi il sindaco Buttiero – è una struttura di riferimento importante per il territorio, per questo siamo certi che vi siano margini per cambiare questa decisione. Oggi siamo qui per dare voce a una richiesta forte, trasversale: ci impegneremo, insieme, per far arrivare la nostra voce al Ministro affinché venga modificata questa scelta incomprensibile.”
Una speranza, quindi, che il Ministero riveda la decisione sembra possibile. Magari coinvolgendo il Procuratore della Repubblica di Torino Giancarlo Caselli che, detto per inciso, vanta origini pinerolesi.
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