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Attualità  

Roure. Le prime parole del nuovo sindaco Carlo Bouc

Roure. Le prime parole del nuovo sindaco Carlo Bouc

Le recenti elezioni amministrative hanno coinvolto anche il comune di Roure in Val Chisone, un agglomerato di piccole frazioni di media montagna (tra le maggiori Castel del Bosco, Roreto, Balma, Villaretto) a metà strada tra Torino e Briançon.

Il 27 maggio scorso sono stati spogliati i voti delle elezioni comunali e, di misura, ha ottenuto la carica di sindaco Carlo Bouc che ha battuto il sindaco uscente Rino Tron. Gli abitanti del comune montano sono 897. Ha votato il 79,74% della popolazione. Due le liste civiche coinvolte: “Insieme per Roure” il cui capolista è il neo eletto sindaco che ha ricevuto 311 preferenze, cioè il 50,24% del totale; e “Noi per Roure” di Rino Tron che ha incassato 308 voti, vale a dire il 49,75%.

I cittadini hanno diviso quasi esattamente metà le loro preferenze. Spetta ora al neosindaco dirigere il comune in maniera partecipata. Carlo Bouc, nato a Pinerolo il 7 febbraio 1954 è impiegato tecnico.

Nel programma della sua lista è indicata, come priorità, la salvaguardia dei «servizi e dei posti di lavoro sul territorio, utilizzando tutte le risorse possibili» e l’impegno di «amministrare – insieme e per – tutta la popolazione. Il nostro obiettivo è di fare in modo che l’attività del consiglio comunale e del sindaco siano improntate sulla assoluta trasparenza degli atti amministrativi e, attraverso una continua, chiara ed imparziale opera di informazione, coinvolgere l’intera cittadinanza. Per questo motivo, il nostro programma, nella sua componente propositiva, non rappresenta che un punto di partenza aperto al confronto».

Gli abbiamo chiesto come sente la sfida a governare questo paese. «Abbiamo vinto con pochi voti in più per questo è molto importante parlare con la gente e superare talvolta un po’ di campanilismo », spiega Bouc. Numerose sono le sfide nel servire un comune complesso dal punto di vista geografico: «Manca il lavoro e questo spinge tanti giovani a scendere dalla valle. Quando non ci sono più i genitori o i nonni che possono aiutarli questi se ne vanno per cercare un’occupazione altrove. Cercheremo, se è possibile, di trovare delle nuove opportunità di lavoro sul territorio». Inutile dire che l’unica possibilità è una maggior sinergia tra le amministrazioni comunali della Val Chisone. «Questo è proprio un nostro obiettivo: incrementare la collaborazione tra Comuni. Ci abbiamo provato con il progetto del Consorzio che dovrebbe sostituire le comunità montane».

E infine domanda di rito: è contento di aver vinto? «Beh, se si corre è per cercare di vincere no?»

Ives Coassolo

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