10 Giugno 2014
Presentata la nuova giunta Chiamparino. Saitta alla sanità
AGD -16 giugno 2014
Undici assessori, di cui tre esterni, quattro donne, il 60% dei esponenti del Pd. Sergio Chiamparino, il neo eletto presidente della Regione ha ufficializzato la sua giunta. Anche se l’insediamento ufficiale avverrà solo nei nei prossimi giorni, quando il tribunale proclamerà gli eletti.
Quanto alla squadra, il presidente ha detto che si riserva per se la delega alle attività internazionali. Per gli assessori nessuna sorpresa rispetto alle indiscrezioni, tranne l’ingresso in extremis sulla poltrona delle attività produttive, di Giuseppina De Santis, già assessore della provincia di Torino.
La vicepresidenza e l’assessorato al bilancio tocca a Aldo Reschigna, ex capogruppo Pd in consiglio regionale nell’ultima legislatura ”di grande esperienza e a me particolarmente utile”, ha detto Chiamparino. L’altro assessorato di peso, quello della sanità, va ad Antonio Saitta presidente uscente della Provincia di Torino, che lascerà Palazzo Cisterna a fine mese. Poi Gianna Pentenero, già assessore durante la giunta Bresso, all’istruzione, formazione professionale e lavoro. Francesco Balocco, ex sindaco di Fossano ha la delega ai Trasporti, infrastrutture e opere pubbliche.
Alberto Valmaggia, ex sindaco di Cuneo che non ha partecipato alla conferenza stampa perché impegnato nella scuola dove insegna, ha deleghe all’ambiente, parchi montani, foreste, programmazione territoriale e protezione civile.
Giorgio Ferrero, già presidente della Coldiretti piemontese, all’Agricoltura, caccia e pesca.
Poi De Santis che ha i rapporti con gli atenei, con i centri di ricerca pubblici e privati e la delega alle partecipate.
La direttrice del circolo dei Lettori di Torino, Antonella Parigi, guiderà l’assessorato alla cultura , turismo e promozione. All’attuale presidente del consiglio comunale di Torino dei Moderati Giovanni Maria Ferraris, sport e personale.
Per l’esponente Sel Monica Cerutti, i giovani, le pari opportunità, i diritti universitari e le politiche per l’immigrazione, infine ad Augusto Ferrari, già assessore al comune di Novara, le politiche sociali della famiglia e della casa.
Il neopresidente ha ringraziato tutti i partiti della coalizione che hanno permesso di dare al Piemonte ”una guida solida sicura e che saprà certamente corrispondere alle grandi aspettative e responsabilità che ci aspettano”.
E ora ha sottolineato “la piena armonia e piena collaborazione tra il sottoscritto e tutti i partiti e i movimenti che compongono la nostra maggioranza inclusi quelli che non hanno una rappresentanza diretta in giunta”.
Tra i primi impegni indicati da Chiamparino c’è l’appuntamento giovedì a Roma con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio per fare il punto sulle risorse, in vista di un incontro allargato ai ministri e agli assessori competenti nelle settimane successive.
“Abbiamo già avviato le procedure – ha detto il neopresidente – affinché nella prima giunta vengano portate le delibere relative ai fondi europei che hanno scadenze molto ravvicinate. Nei primi giorni di luglio organizzeremo una serie di incontri con i sindaci per una verifica delle situazioni per aree omogenee”. Sarà poi pubblicato nei prossimi giorni il bando per due direzioni regionali, quella alla sanità (il cui rinnovamento dovrebbe avvenire prima dell’interruzione estiva) e quella alla comunicazione.
“Per me una priorità è dare risposta al tema del diritto allo studio – ha detto ancora Chiamparino -, nell’affrontare il tema dell’assestamento di bilancio cercheremo di dare risposte esaustive”.
Quanto alla sanità Chiamparino ha fatto capire di non credere alla possibilità di azzerare la riforma Cota: “Azzerare tutto è un concetto astratto: la vita non si azzera se non con la morte”, ha detto, sottolineando che sarà necessario “un cambiamento radicale nel modo di gestione della sanità”, settore che vale quasi 10 miliardi di risorse l’anno e per il quale dovrà essere completata la squadra di vertice appunto con il nuovo direttore generale. “Bisogna concentrare le complessità, – ha aggiunto – garantire il presidio del territorio con un’integrazione tra medicina di base, medicina di ospedali, e strutture di assistenza post acuzie di lungodegenza, con le reti di emergenze che garantiscono il collegamento” e poi “costruire un lavoro che faccia crescere insieme linee di programmazione, mettendo insieme tecnici dell’assessorato e i sindaci, fin dall’inizio dobbiamo farli lavorare insieme”.
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