21 Ottobre 2014
“Ottobre in rosa” all’insegna della prevenzione
21 ottobre 2014
Tumore alla mammella: solo in Piemonte ogni anno sono circa 3.323 i nuovi casi con circa 816 decessi
Gli studi di settore riportano un costante incremento dei nuovi casi di tumore al seno insieme a una continua riduzione dell’età d’insorgenza. Esso rappresenta il tumore più frequentemente diagnosticato nella donna e in particolare nella fascia di età tra 0 e 49 anni in cui costituisce il 41% contro il 35% nella fascia d’età tra i 50 e i 69 e il 21% oltre i 70 anni.
Sebbene negli ultimi anni si sia registrata una costante e progressiva diminuzione della mortalità, con una sopravvivenza globale a 10 anni, attualmente, superiore all’80%, attribuibile a una maggiore sensibilità e anticipazione diagnostica, oltre che ai progressi terapeutici, il cancro della mammella rimane ancora molto diffuso. Solo in Piemonte ogni anno sono circa 3.323 i nuovi casi con circa 816 decessi.
In occasione dell’Ottobre Rosa, mese internazionale per la promozione della prevenzione del tumore al seno, sabato 11, in piazza San Carlo a Torino, è stata allestita un’area di accoglienza con uno stand attrezzato, tende da campo e ambulatori con personale competente e formato per consentire, nel rispetto della privacy, colloqui con personale medico specialistico e infermieristico.
L’iniziativa, promossa dal Comitato di Torino dell’Andos Onlus (Associazione nazionale donne operate al seno), Anpas, Croce Verde di Torino e Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta, è stata l’occasione per fornire informazioni sulla prevenzione e l’importanza di un’adeguata anticipazione diagnostica per una migliore qualità della vita e una più lunga sopravvivenza, grazie a una regolare e costante adesione ai programmi di screening mammografico.
Il big killer numero uno
Fulvia Pedani, medico oncologo presso la Città della Salute di Torino, coordinatrice nazionale Andos Onlus e presidente del Comitato di Torino spiega che «il tumore della mammella nonostante i progressi terapeutici e una nuova sensibilità sociale alla prevenzione rimane il big killer numero uno delle donne». Per migliorare i dati occorre puntare oltre che sulla ricerca medica anche sulla promozione di corretti stili di vita sia dal punto di vista alimentare sia in riferimento a un’adeguata attività fisica. «Abbiamo promosso questa giornata – prosegue la dottoressa Pedani – con le volontarie della Croce Verde di Torino e personale medico specialistico più direttamente coinvolto nella lotta al tumore alla mammella per fornire alla cittadinanza tutte le informazioni mediche utili a ridurre i rischi oltre a indicazioni su uno stile di vita salutare che possa cooperare nella prevenzione dei tumori al seno evitando tra l’altro l’insorgenza della cosiddetta sindrome metabolica. Un esempio è la proposta della danza come alternativa di attività fisica, utile a migliorare la coordinazione e la resistenza contribuendo alla riduzione del peso corporeo e dello stress in modo piacevole e armonico».
Cristina Menghini
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