Nella mattina del 29 ottobre, l’Europa e la Francia, già duramente provate dalla pandemia del Coronavirus, han dovuto fare i conti con le immagini che descrivono un nuovo attentato verificatosi a Nizza. L’attentato è avvenuto alle ore 9 davanti alla cattedrale di Notre Dame della città francese di Nizza, sita nell’Avenue Jean-Medecin. A compiere il gesto sarebbe stato un uomo, non ancora identificato, ma già ferito e arrestato dalle forze dell’ordine francesi, che al grido “Allah Akbar” (ossia Allah è il più grande) avrebbe, con un coltello seminato numerosi feriti, uccidendo tre persone (due morte all’interno della basilica). L’evento terroristico è avvenuto nel giorno di festa dell’islam, in cui si ricorda l’anniversario della nascita del profeta Maometto. Al momento non è ancora chiaro se ci sia una correlazione fra i due eventi, che possa aver spinto il terrorista all’azione.

La basilica di Notre Dame di Nizza

Prontamente sono giunte numerose dichiarazioni da parte di esponenti della politica francese e non solo.

Il primo a parlare è stato il sindaco di Nizza Christian Estrosi il quale, in vari post Facebook, ha dichiarato: «Sono sconvolto dalle tre vittime di cui due decedute all’interno della Basilica di Notre Dame e in particolare il custode così apprezzato dai parrocchiani. Nizza ha pagato un tributo troppo pesante come il nostro paese negli ultimi anni. Tredici giorni dopo Samuel Paty il nostro paese non può più accontentarsi delle leggi della pace per annientare l’islamo-fascismo. Ho sentito al telefono il Presidente della Repubblica che mi ha ringraziato la polizia municipale e tutte le forze dell’ordine e mi ha chiesto di trasmettere ai nizzesi tutto il suo sostegno».

Il sindaco di Nizza Christian Estrosi

A seguire è arrivato anche il commento del presidente del dipartimento “Alpes-Maritimes”, Charles Ange Ginesy: «Rivolgo il mio sostegno e affetto al parroco e ai parrocchiani. Siamo uniti di fronte all’orrore. Di fronte all’orrore urge reagire per porre fine a questi episodi drammatici non più accettabili sul territorio nazionale!»

Charles Ange Ginesy, presidente del Dipartimento Alpes-Maritimes

Successivamente pure il presidente della regione “Sud Provence-Alpes-Côte d’Azur”, Renaud Muselier, ha lanciato durissime parole di condanna dell’episodio: «Immensa rabbia, profonda emozione per i Niçois e i cattolici francesi dopo questo attentato. Tutta la Regione Sud è al fianco di Nizza, nell’unità e nella solidarietà regionale, quattro anni dopo l’attentato alla Promenade des Anglais. Questo nuovo attacco terroristico, islamico, dimostra che in questa guerra contano solo più le azioni forti. Tutto deve essere fatto per vincerla, per schiacciare questo nemico, l’islamismo politico. La regione sud impegnerà tutti i mezzi disponibili per contribuire a batterlo».

Renaud Muselier, presidente della Regione Sud Provence-Alpes-Côte d’Azur

Attraverso un lungo comunicato, è intervenuto anche il vescovo della diocesi di Nizza, André Marceau: «È con la più grande emozione che ho appena appreso del dramma che ha colpito la comunità cristiana delle Alpi Marittime. E ancora una volta la città di Nizza. Nel momento in cui scrivo queste righe, sembra che tre persone siano state vittime di un abominevole atto terroristico tra le mura della Basilica di Notre Dame e nei dintorni, pochi giorni dopo l’omicidio selvaggio del professor Samuel Paty. Solo poche settimane dopo il devastante passaggio della tempesta Alex, la mia emozione non può che essere forte dopo questo nuovo dramma che sta distruggendo la nostra diocesi. La mia tristezza è infinita in quanto essere umano di fronte a ciò che altri esseri, cosiddetti, umani, possono commettere. In questo momento tutte le chiese di Nizza sono chiuse fino a nuovo ordine e sono protette dalla polizia. Tutte le mie preghiere vanno alle vittime, ai loro cari, alle forze dell’ordine in prima linea di questa tragedia, a sacerdoti e ai fedeli morti nella loro fede e speranza».

Concludendo il vescovo ha dichiarato: «Che lo spirito di perdono di Cristo prevalga di fronte a questi atti barbari».
Ulteriori dichiarazioni sono giunte dal presidente della conferenza episcopale, l’arcivescovo Éric Marie de Moulins d’Amieu de Beaufort: «La mia preghiera è per le vittime del dramma di Nizza e i loro cari. Domenica, giorno di Ognissanti, ascolteremo le parole del Signore: “Beati gli operatori di pace, saranno chiamati figli di Dio… Felice tu quando sarai perseguitato per amor mio. Perché la tua ricompensa sarà grande in cielo».

Lorenzo Battiglia