6 Marzo 2012
NAPOLITANO AL CONVEGNO SULLA MAGISTRATURA A TORINO
DICHIARAZIONE E DEL MINISTRO SEVERINO E DI VIETTI SU TAV E GIUSTIZIA “La magistratura rappresenta una garanzia per i cittadini sia dal punto di vista della tutela dell’ambiente e della salute, sia dal punto di vista della tutela della sicurezza e della legalità: fará il suo dovere senza farsi intimidire. Al procuratore Caselli e a tutti i magistrati che fanno il proprio dovere va la mia solidarietà e di tutto il Consiglio Superiore”. Lo ha affermato, in merito alla vicenda Tav, il vicepresidente del Csm Michele Vietti a margine del convegno a Torino su “La magistratura ordinaria nella storia dell’Italia unita” che si è svolto martedì alla presenza del presidente della Repubblica Napolitano. Aprendo il lavori Vietti ha ricordato il ruolo della giurisprudenza nell’unificazione del Paese, avvenuta anche “attraverso l’uguale applicazione della legge nei confronti di tutti i cittadini in un Paese così diverso e difforme nelle sue varie realtà geografiche, sociali ed economiche”. Sulla riforma della giustizia ha ribadito che “è benvenuta ogni riflessione serena sul funzionamento del sistema giudiziario, purchè si abbia la consapevolezza che incidere su aspetti fondamentali della caratterizzazione della Magistratura, quale ordine autonomo così come voluto dal costituente, comporta una modifica degli equilibri dell’intero ordinamento costituzionale. Ogni soluzione può essere rimessa in discussione ma occorre un altro progetto non meno meditato e non meno condiviso”. Numerose le autorità presenti dai ministri Profumo, Fornero, Balduzzi, ai rappresentanti degli enti locali, tra cui il presidente Cota reduce dall’incontro con i sindaci della Vale di Susa (che avevano chiesto di parlare con il presidente Napolitano, il quale la sera precedente aveva però in una nota pubblica ribadito:”Sono ben consapevole della gravità delle tensioni insorte in quella realtà, con pesanti riflessi sull’ordine pubblico in altre parti del paese. Ma non posso aderire a incontri in cui si discutano decisioni come quelle relative alla linea Torino-Lione: decisioni che non mi competono, che sono state via via assunte dalle istanze di governo responsabili e che hanno già formato oggetto, nel corso di parecchi anni, di molte discussioni e mediazioni”). Il ministro della Giustizia Paola Severino ha sottolineato che la figura del magistrato debba rispondere a principi di “indipendenza e autonomia, rafforzando la fiducia del cittadino nella istituzione giustizia rispondendo alle attese di obiettività, equilibrio, sobrietà ed imparzialità che promanano dalla società civile”. Un magistrato deve essere e apparire come “persona autorevole e non autoritaria”, una figura che sappia “utilizzare bene le risorse, purtroppo sempre limitate, organizzandole al meglio”. E ancora “la professionalità del magistrato sia costantemente curata e aggiornata, che sia sottoposta a serie verifiche ed oggettive da parte de Csm, verifiche lontane da logiche corporative”. Ha concluso specificando che occorre “che ogni singolo magistrato coltivi quotidianamente la consapevolezza che l’autonomia e l’indipendenza di cui oggi gode non rappresentano privilegi di casta, ma sono valori cui ispirare il proprio lavoro”.
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