Si è dimesso Francesco Spano, direttore dell’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR), perché ha recentemente permesso l’erogazione di 55 mila euro di finanziamenti pubblici a favore di un’associazione di promozione culturale e sociale di stampo LGBT composta da numerosi circoli, saune e centri massaggi la cui attività principale sarebbe quella di fornire occasioni di incontri sessuali per gay e all’interno dei quali si favorirebbero addirittura fenomeni di vera e propria prostituzione. E molto probabilmente egli stesso è un associato dell’ente in questione dal marzo 2016. Ecco cosa emerge dall’approfondita inchiesta televisiva de “Le Iene”, andata in onda la sera di domenica 19 febbraio 2017. Le riprese girate in alcuni dei locali beneficiari dei fondi pubblici non lasciano spazio a fraintendimenti, mostrando squallide scene di orge tra uomini e riportando le testimonianze degli stessi frequentatori circa il fatto che il fine culturale riportato nello Statuto non sarebbe altro che un espediente per frodare la legge ed evitare di sottostare al regime fiscale proprio di un’attività di ben altra natura da quella di promozione culturale. Sconcerta ancor più che l’UNAR sia uno degli organi con cui maggiormente collabora il Ministero dell’Istruzione per introdurre nelle scuole progetti e attività sull’accettazione delle diversità (ricordate i libretti pro gender?): se l’UNAR non controlla con precisione l’attività degli enti a cui destina decine di migliaia di fondi pubblici, è lecito chiedersi se non ometta pure di controllare l’attività delle associazioni di cui agevola l’ingresso nelle classi di bambini e ragazzi. Ovviamente, la denuncia delle Iene arriva molto dopo quella di chi da anni ci avvertiva dei pericoli legati all’UNAR: Mario Adinolfi, Costanza Miriano, Massimo Gandolfini, Gianfranco Amato, le Sentinelle in Piedi, Silvana De Mari, tutto il mondo del Family Day, il Comitato Difendiamo I Nostri Figli.

 

Daniele Barale 

Francesco Spano, direttore dimissionario dell'Unar

Francesco Spano, direttore dimissionario dell’Unar