03 marzo 2015

Presentato a Milano e a Roma un libro curato da Andrea Tornielli e Giacomo Galeazzi

Un libro agile quanto denso, recentemente edito da Piemme, curato da Andrea Tornielli e Giacomo Galeazzi, coordinatore e collaboratore di Vatican Insider de “La Stampa”, si propone di compendiare con chiarezza il pensiero economico di Papa Francesco, che ha concesso agli autori un’intervista esclusiva su questi temi. Il titolo – “Papa Francesco: questa economia uccide” – non lascia spazio a fraintendimenti sulla nettezza di giudizio del Santo Padre.

Il libro è diventato un privilegiato strumento di lavoro del Mcl (Movimento cristiano lavoratori), che ne ha proposto, in collaborazione con l’editore e Vatican Insider, due presentazioni: la prima a Milano (il 4 febbraio, con la presenza del l’Arcivescovo card. Angelo Scola) e una a Roma (presso l’Agostinianum, il 12 febbraio, con la partecipazione del card. Oscar Andrés Rodriguez Maradiaga, presidente di Caritas Internationalis e coordinatore del consiglio di cardinali che aiuta il Papa nella riforma della Curia).

«Le presentazioni – spiega il presidente del Movimento Cristiano Lavoratori, Carlo Costalli – hanno lo scopo di interrogare il mondo della politica, dell’economia e del lavoro. Il magistero sociale di Papa Francesco è davvero significativo e può produrre un ripensamento di questa economia che sembra aver dimenticato la centralità della persona e del lavoro».

Il libro vuole, anche, riaffermare come tutto l’insegnamento di Papa Bergoglio rientri pienamente nell’orizzonte della tradizionale dottrina sociale della Chiesa. Come ha detto il cardinal Maradiaga, «Su questo e non su altro si fondano le riflessioni del Santo Padre. Certamente la dottrina sociale è il segreto meglio custodito: pochissimi la conoscono! Se la si approfondisse, andando a leggere certe omelie di Padri della Chiesa, non si cadrebbe in simili errori di interpretazione. A meno che non siano marxisti anche i Padri?».

Come già aveva posto in evidenza l’istant-book di Vita Editrice “Dalla fine del mondo – il sentiero di Papa Francesco” (2013), per Bergoglio la critica all’imperialismo del denaro è decisiva, anche per aver visto i nefasti effetti della crisi argentina. Davvero, come ha detto il cardinal Scola, «di fronte a quello che sta avvenendo non è più possibile tacere perché qui non sono in gioco interessi, ma l’umano. Il Papa si gioca in prima persona e invita anche noi a farlo, recependo una concezione del lavoro che rispetta il fine stesso di ciò su cui si lavora».

«In questo senso il concetto del “gratuito” nell’enciclica “Caritas in veritate” di Benedetto XVI non è stato compreso. È stato considerato come una sorta di belletto per abbellire l’economia e non come un suo dato sostanziale. Invece, Francesco riprende questo tema a partire dalla figura del povero che è categoria teologica. Se non ci facciamo testimoni di cosa sia la dignità dell’uomo, la solidarietà, la sussidiarietà – e non lo facciamo qui e ora –, non siamo veri cristiani».

Marco Margrita

download