20 maggio 2014

Qualche suggerimento ai futuri sindaci

Il 25 maggio 2014 in diversi comuni del pinerolese si voterà per l’elezione del sindaco. Sarà una grande occasione per dare voce alla famiglia. Per questo l’ufficio famiglia della diocesi di Pinerolo, in collaborazione con il Forum delle Associazioni Familiari, vuole cogliere questa occasione.

Dopo le ultime disposizioni in materia di tasse e servizi, dall’amministrazione comunale dipendono esenzioni, sconti e applicazione di aliquote differenziate sulle principali imposte. Inoltre, in periodi di scarse risorse economiche, le scelte sull’utilizzo delle stesse è fondamentale per il ben-essere dei cittadini.

Il Comune è l’amministrazione più vicina alle necessità della vita quotidiana. Per questo può fare molto per la famiglia, se questa chiederà, anche attraverso l’associazionismo, ai candidati sindaci di “correre per la famiglia”.

Come si corre per la famiglia? Ogni comune ha le sue caratteristiche, di seguito quindi alcuni spunti che chiediamo si traducano in azioni concrete.

1) Ascoltare: raccogliere le esigenze del territorio, le necessità di micro e piccole imprese a carattere familiare e locale, organizzare incontri con le famiglie per conoscere i problemi e trovare possibili soluzioni.

2) Creare rete: riunire  i diversi soggetti che “ruotano” intorno alla famiglia per lavorare insieme.

3) Valutare l’impatto familiare delle azioni intraprese dal Comune: ad esempio creano più relazione positiva in famiglia e tra famiglie? Hanno un impatto economico positivo per la famiglia? Favoriscono la formazione della famiglia?

4) Essere equo: applicare il Fattore Famiglia alle imposte, tasse e tariffe comunali, inserendo detrazioni ed esenzioni in base al numero dei figli o alla presenza di un anziano in casa, in modo che davvero ognuno sia chiamato a contribuire in base alla sua capacità di reddito. Controllare le dichiarazioni ISEE perché i “furbetti” non godano di benefici a scapito di chi ha davvero bisogno.

5) Organizzare: i tempi di apertura uffici del comune e le attività di pre e post scuola,  perchè la famiglia possa  armonizzare al meglio i suoi tempi.

6) Curare: gli spazi pubblici (la piazza, il giardino … ), il marciapiede e le aree pedonali  perché siano accoglienti e sicuri anche per i più piccoli, i disabili, gli anziani. Ampliare le stesse, curare la manutenzione e la segnaletica stradale, impedire eccessi di velocità sulle strade e favorire gli attraversamenti. Organizzare al meglio la refezione scolastica per favorire alimenti acquistati sul territorio (km 0) di cui si conosca la provenienza, cucinati freschi e con cura per casi di intolleranze alimentari.

7) Favorire: il lavoro e l’impiego di persone locali attraverso accordi e sostegno sociale alle realtà produttive del territorio, la nascita di case-nido e la creazione di spazi per l’incontro delle famiglie.

8) Credere: nella famiglia fondata sul matrimonio come cellula della società. Il ben-essere in famiglia genera il ben-essere sociale: corriamo insieme per la famiglia, per noi e per i figli.

Naturalmente non è importante l’appartenenza religiosa, neppure l’esperienza o la situazione familiare dei candidati. Gli impegni vanno inseriti nei programmi, dichiarati nei comizi e soprattutto mantenuti! Per sindaci e amministratori uscenti si può ovviamente valutare quanto fatto in precedenza, mentre per i nuovi candidati è bene che le famiglie “pretendano” di essere sentite e ascoltate durante la campagna elettorale.

Per il Forum delle Associazioni Familiari, Luigi Lombardi
Per l’Ufficio Famiglia diocesi di Pinerolo, Manuela e Giuseppe Caggiano
Un manifesto per la Regione e per l’Europa

Il Forum delle Associazioni Famigliari del Piemonte, la realtà che unisce l’associazionismo famigliare cattolico, dando corso al proprio di “pressione” in favore della famiglia, ha lanciato un Manifesto che propone ai candidati alle imminenti elezioni regionali.

Un manifesto per punti, che si propone di indirizzare verso una “Regione a misura di famiglia”. Obiettivo che da anche il titolo al documento, che i candidati dei vari schieramenti possono sottoscrive, in tutto o in parte, motivando la loro adesione.

Un modo questo per offrire un criterio di giudizio a quanti si recheranno al voto. La famiglia è cellula fondamentale della società e richiede (le competenze regionali in materia non sono poche e per nulla secondarie) concreti interventi in suo favore. Interventi richiesti nell’ottica del “bene comune”.

Tra gli obiettivi, non raggiunti nelle due ultime legislature, l’approvazione di una «legge regionale quadro sulla famiglia». Una legge, chiede il Forum, «adeguatamente finanziata, che non equipari le varie forme di convivenza. Un provvedimento che istituisca una Consulta Regionale delle associazioni familiari, realizzi un’effettiva sussidiarietà verso le famiglie e le associazioni che si impegnano ad offrire servizi e impegni la Regione ad una Valutazione d’Impatto Famigliare dei suoi provvedimenti».

Tra le priorità, anche su questo sono stati compiuti dei passi ma non decisivi, «rendere effettivo, con adeguate risorse economiche, il diritto delle famiglie ad avere una libera scelta educativa e scolastica con particolare riguardo ai ragazzi diversamente abili».

Si chiede, poi, l’attenzione ad arginare la crisi della famiglia con un’attenzione alla formazione e con interventi di sistema per una reale armonizzazione dei tempi lavoro/famiglia (attraverso l’istituzione di un apposito fondo).

La famiglia, quindi, secondo il Forum, ha bisogno di veder riconosciuto il proprio valore sociale e politico. Anche con una specifica e forte attenzione all’associazionismo famigliare, spesso ignorato quando si tratta di prendere provvedimenti su tematiche che la riguardano concretamente.

Il testo integrale del manifesto lo si può trovare, con i nomi dei firmatari sul sito www.forumfamigliepiemonte.org.

Analogo documento è stato predisposto anche peri candidati al parlamento Europeo. Il testo su sito www.forumfamiglie.org

Marco Margrita

io corro per la famiglia (1)