Skip to Main Content

Attualità  

La pubblicità è una cosa seria

La pubblicità è una cosa seria

17 giugno 2016

Editoriali. Articoli. Foto-notizie. Brevi. Redazionali. Ma anche inserti pubblicitari. La scelta di tutti questi elementi crea l’identità di un giornale. C’è chi sceglie di pubblicare tutto. E chi preferisce fare un’accurata selezione in base a precisi parametri – etici, ideologici o commerciali – di riferimento. Entrambe le opzioni sono lecite purché si assuma la responsabilità di ciò che si dà alle stampe. Compresa la pubblicità. Perché non è indifferente dare spazio oppure no a chi promuove gioco d’azzardo, fattucchiere e maghi guaritori, serate danzanti con celebri pornostar e quant’altro.

Fin dalla sua nascita, Vita Diocesana Pinerolese ha fatto una chiara scelta etica nella selezione delle inserzioni pubblicitarie, rifiutando anche offerte economiche sicure e consistenti. Non ha mai accettato – tanto per fare un esempio – messaggi politici di singoli partiti o promozioni economiche non trasparenti.

Non dico questo per fare del moralismo a basso costo ma perchè credo che il lettore (come anche l’inserzionista) abbia il diritto di conoscere la linea editoriale delle pagine che sta leggendo. Per questo motivo Vita Diocesana vaglia accuratamente – per quanto possibile! – anche i contenuti dei messaggi pubblicitari. La domanda di fondo è: «questa inserzione è in sintonia con la nostra “mission” di giornale cattolico (facciamo parte della FISC)  oppure no?» Non sempre è facile trovare una risposta adeguata.

Nel dubbio, preferiamo rinunciare a qualche introito economico piuttosto che alla nostra identità.

P.R.

pubblicita2013

LASCIA UN COMMENTO  

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Visualizza l'informativa privacy. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *