2 febbraio 2015

In un documento i maestri cattolici danno il loro contributo alla consultazione da parte del Governo

L’Associazione Italiana Maestri Cattolici, ha elaborato un documento “Per dare Valore alla Scuola”, espressione dell’elaborazione del Consiglio nazionale, contribuendo alla consultazione “La Buona Scuola” del governo Renzi. Il documento dell’AIMC esprime nel complesso un giudizio interlocutorio rispetto alle proposte avanzate. L’AIMC ritiene fondamentale garantire e sostenere l’autonomia delle scuole, investendo su itinerari di riqualificazione professionale, sia per coloro che operano in ordini di scuola diversi da quelli della loro abilitazione sia per coloro che saranno impegnati in attività di recupero/potenziamento/tutoraggio dei percorsi formativi degli alunni e in compiti relativi all’autonomia scolastica. Il documento “La Buona Scuola” pensato dal governo in un ottica di rinnovamento del Paese, si pone l’obiettivo di rilanciare l’istruzione pubblica italiana. Quello che va definita è la cornice dentro la quale si vuole realizzare il rinnovamento della scuola italiana. L’AIMC nel suo documento “Per dare Valore alla Scuola”, sostiene che è indispensabile considerare la competenza professionale in modo integrato per valorizzare le conoscenze, le abilità e le disposizioni personali di ciascuno. Anche per questo, l’AIMC ritiene necessario perseguire la definizione del ruolo unico della docenza. Su queste basi potranno essere rivisti i processi di formazione iniziale, di reclutamento e di formazione in servizio. Altresì (qui il progetto del governo Renzi in tema di scuola non trova il consenso dell’AIMC) è necessario garantire alti livelli di qualificazione per tutti gli insegnanti. Lo sviluppo professionale (che non va confuso con meritocrazia e premialità), va promosso in vista del diritto di tutti, alunni e studenti ad avere una scuola di qualità collegata al miglioramento dello stipendio degli insegnanti, ritenuto da più parti rispetto alla media europea inadeguato. Il sistema proposto dal documento “La Buona Scuola” non va in questa direzione perché esclude un terzo dei docenti. L’AIMC invita il governo a rendere obbligatoria la formazione in servizio. Come in tutte le professioni è necessaria una valutazione dei percorsi formativi da parte di un soggetto terzo, un’Authority, che definisca i diversi elementi e le modalità di validazione. Inoltre l’AIMC propone di ridefinire gli organi di governo delle istituzioni scolastiche. L’autonomia scolastica va sostenuta anche da ruoli, attribuzioni e responsabilità definiti ed equilibrati tra loro. Infine il documento AIMC chiede al governo Renzi di valorizzare ruolo e funzione della scuola d’infanzia e paritaria. La prima va considerata essenziale per la crescita e confermata come avvio del percorso scolastico; la scuola paritaria va sostenuta garantendo l’effettiva parità sul piano economico e il coinvolgimento, oltre che nei processi di valutazione di sistema, in quelli di crescita professionale. Il documento “La Buona Scuola” pensato dal governo Renzi (che a fine febbraio dovrebbe nelle intenzioni del Premier trovare concreta applicazione nelle sue linee guida), ha il merito di aver rimesso al centro del dibattito pubblico l’interesse per la scuola. Pur tuttavia, è giunto il momento di definire quale percorso intende intraprendere il sistema di istruzione italiana nelle sue diverse articolazioni. In questa prospettiva il documento AIMC in tema di scuola, vuol essere uno strumento di lavoro arricchente quanto oggetto di riflessione da parte del governo e dei diversi soggetti professionali che ruotano in torno al mondo della scuola.

Enzo Cardone
Presidente sezione AIMC di Pinerolo

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