28 Dicembre 2011
La società non è solo mercato
Nel 2012… oltre il business Arriva il nuovo anno. E, d’attorno, si respira un grande bisogno di speranza. I tempi sono quelli che sono. Guardando unicamente in basso, non c’è da stare allegri. Noi vogliamo invece, coraggiosamente, cercare dall’Alto un varco in cui aprirci comunque al nuovo, all’inedito, al promettente. Nonostante tutto. Le stagioni scure non possono essere soffocanti in toto. Si possono invece illuminare. Insomma non ci si può ridurre – come dice Jean Vanier, amico dei disabili – a “maledire il buio”, invece ha ragione chi si arrabatta ad “accendere una luce”. Indubbiamente ci vorrà maggiore impegno, uno sforzo in più, una dedizione ulteriore, ma non si è senza appigli per risalire “a riveder le stelle”. Se poi scendiamo anche un po’ in profondità, nel cuore delle persone, affidandoci a ciò che vale, scommettendo su potenzialità nascoste possiamo trovarci persino rinati, in parto di sofferta ed esigente speranza appunto.
Certo, tenendo conto dei guai economico-finanziari (con i loro contraccolpi sulla vita sociale e familiare, che ben si conoscono), si fa fatica a rialzare il capo. Ma l’invito a provarci non è retorico. Anzi è un dovere, senza scampo. Nel rimboccarsi le maniche, però, è necessario avere idee chiare e magari qualche risorsa inaspettata da mettere in campo. Da un libretto ricevuto in regalo per Natale, si può ricavare non una ricetta facile ma un’attitudine preziosa. “La logica del dono. Meditazioni sulla società che credeva di essere un mercato”. Questo il titolo delle poche pagine di Roberto Mancini (Edizioni Messaggero Padova). Già, un’idea “rivoluzionaria” dentro i meccanismi del profitto ad ogni costo. Ne parla spesso il Papa. Ed è una spinta sorprendente, quella a moltiplicare il gratuito, a donare se stessi, a farsi carico senza ritorni, a costruire con le persone non solo ad arraffare le cose. Non tutto è mercato, anche se i mercati ci mettono in ginocchio. Il nuovo anno ci aiuti ad andare oltre il business, che tanto ci dissangua.
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