22 Luglio 2015
La Ong piemontese Cifa si appella alla solidarietà per realizzare un'infermeria nelle Filippine

22 luglio 2015
Il XXI secolo è caratterizzato da continue innovazioni in campo tecnologico, medico e scientifico. Se siamo abituati all’ idea che l’apparenza occupa il primo posto; se non siamo abituati a spegnere la luce quando usciamo da una stanza o a considerare l’acqua come un bene realmente primario, se ciò che ci rende felici è la possibilità di esibirci con qualunque genere di articolo in grado di farci emergere o omologare “nel gruppo sociale”, vuol dire che siamo nati nella parte fortunata del mondo.
Chi si chiede quanto costa un sorriso in quelle realtà in cui la sopravvivenza è battaglia contro il tempo?! È di fronte a questa domanda che la normalità a cui siamo abituati diventa un riflesso soggettivo. Un termine di paragone col quale osservare e considerare quali sono i veri problemi che ogni giorno affrontano migliaia di persone classificate in quel vasto territorio comunemente conosciuto come “Terzo Mondo”.
Allora parliamo di bambini esposti al rischio di contrarre malattie contagiose e infezioni; popolazioni profondamente provate da povertà e sofferenza; aree martoriate dai tifoni, prive di acqua potabile, luce elettrica e qualsivoglia forma di servizi. Parliamo delle Filippine, una delle tante realtà ai margini dell’umana sopportazione.
Qui Cifa Onlus, ente piemontese laico e non governativo, che dal 1990 si impegna in progetti di cooperazione internazionale a favore dell’infanzia, ha deciso di promuovere una campagna di solidarietà a sostegno della Buklod Kalinga para Sa Kapwa Onlus – fondata da Sister May (da oltre 20 anni referente dell’ente nelle Filippine) e supportata dall’Associazione per l’Altro (Perla).
Tra i progetti illustrati da Sister May, quello che Cifa intende sostenere, considerata l’urgenza, è la costruzione di una nuova infermeria per i bambini di strada di Paranaque. Questa struttura sanitaria occuperà un’area di 100 metri quadri e risulterà composta da un’astanteria di due posti, un ambulatorio, una sala d’attesa e una farmacia.
A gestire la struttura ci saranno non solo le suore, il cui ruolo assistenziale e infermieristico è imprescindibile, ma anche un medico, la cui presenza al fine dei controlli e del monitoraggio delle condizioni dei bambini sarà garantita almeno una volta a settimana. Infine, a completamento del team, un infermiere a tempo pieno. L’infermeria sarà aperta gratuitamente a tutte le popolazioni della zona, per un totale di circa 100 mila abitanti.
Un progetto per reagire all’ emergenza sanitaria, uno dei tanti punti di partenza per offrire ai figli di queste comunità una vita sana e un ambiente protetto. Un modo solidale per fornire loro alcuni dei servizi necessari per vivere dignitosamente.
Un sogno e al contempo una missione: riuscire a rendere i bambini autonomi e protagonisti del loro futuro permettendo loro di diventare domani degli adulti in grado di contribuire allo sviluppo del proprio paese. Questa, una vera ragione per sentirsi felici.
Per avere maggiori informazioni o per sapere come contribuire al progetto anche con un piccolo gesto, visitare il sito internet www.cifaong.it
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