1 Dicembre 2014
In Piemonte ogni anno 300 nuovi casi di HIV
24 novembre 2014
Il 1° dicembre si celebra la giornata mondiale contro l’AIDS.
I progressi della ricerca scientifica hanno reso possibile allungare la vita di una persona sieropositiva per molti anni. Il vaccino rimane una speranza
La Giornata mondiale contro l’AIDS, indetta ogni anno il 1º dicembre, è dedicata ad accrescere la conoscenza della sindrome da immunodeficienza acquisita e del virus HIV. La ricorrenza è stata scelta in quanto il primo caso di AIDS è stato diagnosticato il 1º dicembre 1981.
In Piemonte, l’infezione da HIV resta tra le malattie infettive diagnosticate con maggior frequenza. Secondi i dati forniti dal servizio regionale di epidemiologia di Alessandria, ogni anno circa 300 piemontesi scoprono di aver contratto il virus, nel 2013 sono stati 314. All’inizio del 2014 più di 8.000 persone vivevano con l’infezione da HIV nella nostra regione, valore in costante crescita nell’ultimo decennio.
I dati relativi al Piemonte, in linea con quelli nazionali ed europei, dicono che questa infezione si trasmette prevalentemente per via sessuale. Tale modalità riguarda quasi il 90% dei casi del 2013. Le diagnosi si registrano con frequenza maggiore tra gli uomini e tra i giovani. Il tasso di incidenza più elevato (19,2 casi ogni 100.000 abitanti) si registra tra i giovani di età compresa tra i 25 e i 34 anni.
È ancora molto alto il numero di persone che arrivano tardi alla diagnosi o quando il loro sistema immunitario è già compromesso o addirittura quando si è già sviluppata la malattia (AIDS). Nel 2013 una diagnosi tardiva ha riguardato il 34% dei casi totali.
L’HIV è un’infezione prevenibile attraverso l’adozione di comportamenti efficaci nel limitare la sua diffusione.
Come raccomandato a livello internazionale (OMS, UNAIDS), gli interventi per ottimizzare l’offerta di prevenzione mirata e del test HIV, la diagnosi e la cura delle infezioni sessualmente trasmesse, la presa in carico precoce delle persone sieropositive per HIV da parte dei Centri specialistici di malattie infettive e la loro aderenza al trattamento, si confermano elementi essenziali per una efficace lotta all’HIV anche nella nostra regione.
Che cosa è l’AIDS?
Nelle persone malate di Aids le difese immunitarie normalmente presenti nell’organismo sono state fortemente indebolite a causa di un virus denominato Hiv (Human immunodeficiency virus) e non sono più in grado di contrastare l’insorgenza di infezioni e malattie – più o meno gravi – causate da altri virus, batteri o funghi (infezioni/malattie opportunistiche).
È questo il motivo per cui l’organismo di una persona contagiata subisce malattie e infezioni che, in condizioni normali, potrebbero essere curate più facilmente.
L’infezione non ha una propria specifica manifestazione, ma si rivela esclusivamente attraverso gli effetti che provoca sul sistema immunitario.
Una persona contagiata viene definita sieropositiva all’Hiv. Pur essendo sieropositivi, è possibile vivere per anni senza alcun sintomo e accorgersi del contagio solo al manifestarsi di una malattia opportunistica. Sottoporsi al test della ricerca degli anticorpi anti-Hiv è, quindi, l’unico modo di scoprire l’infezione.
L’uso di terapie, uno stile di vita adeguato, fattori soggettivi possono contrastare l’evoluzione dell’infezione in malattia (AIDS) consentendo in molti casi alla persona sieropositiva di avere una qualità di vita soddisfacente e di restare per molti anni asintomatica.
I progressi della ricerca scientifica e l’uso della terapia HAART efficace (Highly active anti-retroviral therapy) hanno reso possibile allungare la vita di una persona sieropositiva per molti anni. Determinante il paese i cui si vive: certezze per l’occidente, paura e morte per i paesi in via di sviluppo. Ancora lontano il vaccino.
A Pinerolo il test anti-HIV
A Pinerolo, nel pomeriggio di domenica 30 novembre presso il centro commerciale “Le 2 Valli”, sarà possibile eseguire il test anti-HIV a risposta rapida, anonimo e gratuito, in collaborazione col il Laboratorio Analisi dell’Ospedale di Pinerolo.
Cristina Menghini
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