25 Agosto 2015
Il messaggio di Mattarella al Sinodo valdese: il confronto farà crescere il dibattito pubblico

25 agosto 2015
«Il Sinodo è un momento importante di riflessione e di crescita non soltanto per i credenti evangelici – e per il dialogo ecumenico nel quale siete impegnati – ma per l’intera società italiana, per la quale risulta preziosa la vostra azione di diaconia. È con questa convinzione che desidero rivolgere alla comunità che si raccoglie in questi giorni a Torre Pellice, e a tutti i partecipanti al Sinodo, il mio saluto più cordiale e l’augurio sincero di buon lavoro». Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel messaggio inviato ai partecipanti all’annuale Sinodo della Chiesa valdese. «La libertà – ha aggiunto il Capo dello Stato – è radice e prolungamento di ogni fede religiosa e la libertà religiosa è alla radice delle libertà civili. Il percorso che ha portato all’affermazione di questo principio è stato lungo e travagliato. Ora esso è sancito dalla Costituzione repubblicana e tocca alla comunità italiana nella sua interezza implementarlo, renderlo sempre vivo e operante. Nella città dell’uomo, nella dimensione della laicità, tutti i cittadini sono chiamati a realizzare le loro vocazioni, a esprimere le loro convinzioni e la loro passione in modo che ne tragga beneficio l’intera società. Il segno del dialogo e della riconciliazione si trasforma in valore sociale, culturale, educativo, oltre i confini delle comunità religiose: di esso è stato segno la storica visita di Papa Francesco, nel giugno scorso, al Tempio valdese di Torino. Un evento di cui è molto alto il riflesso civile oltre che religioso. La Chiesa valdese si muove da tempo nella società italiana aderendo ai caratteri di una cultura democratica basata sulle idee di libertà ed uguaglianza e promuovendo opere sociali di grande valore, nell’accoglienza agli immigrati, nel sostegno alle persone anziane e a quelle bisognose, nel contrasto alla dispersione scolastica, nell’azione formativa all’interno delle carceri, nell’aiuto ai disabili e ai loro percorsi di integrazione, nell’impegno per la legalità e il bene comune».
«Sono certo – ha concluso il Presidente Mattarella – che il confronto del vostro Sinodo contribuirà a far crescere anche il dibattito pubblico, culturale e civile, dell’intera società italiana».
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