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Attualità  

Il giorno dopo lo sgombero dell'autostrada

Il giorno dopo lo sgombero dell'autostrada

Parlano i residenti, il video Dopo gli scontri, studenti in agitazione
Giovedì 1° marzo, su iniziativa del Komitato Studenti No Tav, è stato indetto da “blocco” simbolico davanti al liceo Rosa di Bussoleno. I ragazzi che manifestavano hanno consentito il regolare svolgimento delle lezioni, invitando comunque gli altri studenti a fermarsi davanti l’istituto, ricevendo molte adesioni.
Davanti alla scuola, infatti, erano stati esposti striscioni di condanna dopo gli scontri della serata precedente, tra manifestanti e forze dell’ordine presso lo svincolo del Vernetto e nella frazione di Chianocco.

“Oltre alla manifestazione spontanea di questa mattina, per domani – ha detto la vicepreside Bruna Consolini- gli studenti hanno richiesto alla scuola la convocazione di un’assemblea d’istituto, che si svolgerà sia nella sede di Susa che a Bussoleno, e che durerà tutta la mattina, per consentire a tutte le classi di partecipare. La scuola ritiene importante andare avanti col programma delle lezioni, ma anche di dare spazio alle legittime richieste degli studenti di informarsi su un argomento di scottante attualità, che tocca tutti”.

Il pomeriggio degli scontri
Mercoledì 29 febbraio , ore 18. Sul nastro d’asfalto dell’autostrada del Frejus, all’altezza dello svincolo di Chianocco, va in scena l’epilogo dell’ultima (?) puntata della vicenda iniziata nella mattinata di lunedì 27 febbraio, quando con una mossa a sorpresa Ltf e le ditte incaricate, scortate dalle forze dell’ordine, “conquistavano” i terreni per allargare i confini del cantiere della Maddalena di Chiomonte e preparare così i lavori di scavo del tunnel geognostico che, per i primi 250 metri, saranno effettuati utilizzando l’esplosivo e solo dopo (probabilmente tra un anno) con il ricorso alla “talpa”.
Nelle ore in cui sta chiudendo il giornale, sta avvenendo lo sgombero degli ultimi 30 No Tav rimasti a bloccare l’autostrada dopo 53 ore di chiusura.
Le forze dell’ordine hanno cominciato a muoversi alle 16.50. Una ruspa, seguita da poliziotti in assetto antisommossa si è aperta la strada abbattendo la barricata su una delle rampe occupata dai manifestanti.
A centinaia i No Tav indietreggiavano, mentre altri rimanevano sull’autostrada fronteggiati da centinaia i poliziotti. Sarebbero stati sparati alcuni lacrimogeni, anche se la Questura nega che questo sia avvenuto.

Gli scontri sono continuati fino a tarda sera. Alla fine il bilancio è di
13 feriti. Tra i contusi anche Nicoletta Dosio.
Redazione La Valsusa

L’ordine torna in valle di Susa dopo gli scontri avvenuti la sera di mercoledì 29 febbraio. Alcuni residenti raccontano i fatti.
Interviste di Bruno Andolfatto

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