12 Settembre 2011
Il futuro della scuola cattolica
Le proposte per il decennio dedicato all’educazione AGD – Le componenti della scuola cattolica paritaria del Nord Italia si sono incontrate venerdì 2 settembre a Torino per un confronto sulla situazione attuale, un’analisi delle prospettive prossime e per progettare alcune iniziative concrete da avviare nei prossimi mesi.
La riunione è stata presieduta da mons. Cesare Nosiglia, Arcivescovo di Torino e Vicepresidente della CEI per l’Italia del Nord, insieme all’arcivescovo di Vercelli, mons. Enrico Masseroni delegato per la scuola, della Conferenza Episcopale Piemontese. Nell’introdurre i lavori hanno sottolineando come il ruolo fondamentale, sociale e pedagogico, delle scuole cattoliche a pieno titolo, pubbliche, perché inserite nel sistema educativo di istruzione e di formazione, debba affrontare oggi gravissime difficoltà a causa dei continui ritardi e decurtazioni dei contributi, con il rischio sempre più prossimo, drammatico e reale della loro sopravvivenza.
Nel motivare questa preoccupazione che è stata ampiamente documentata dai presenti, mons. Nosiglia ha sottolineato il ruolo decisivo delle comunità cristiane all’impegno di consolidare e portare a pienezza il processo di riforma avviato sulla base dei fondamentali principi legislativi dell’autonomia, federalismo e parità, attraverso una sempre più convinta ed efficace cultura della scuola paritaria. Ha affermato tra l’altro: «La parità scolastica è strettamente congiunta all’attuazione dell’autonomia e del federalismo e non va dunque considerata una scelta a parte ma inserita, a pieno titolo, come necessario valore aggiunto per l’intera scuola italiana, da valorizzare e promuovere in tutte le sue dimensioni: istituzionale, pedagogica, culturale, finanziaria e gestionale. Se la parità viene, infatti, riconosciuta dalla legge come un servizio pubblico dentro il sistema scolastico nazionale è necessario che la sua attuazione risponda alle finalità proprie della scuola in quanto tale e sia adeguatamente sostenuta anche sul piano finanziario oltre che pedagogico e culturale. Non un «optional», un di più, un privilegio per pochi: ma un’offerta formativa rivolta a tutti quelli che intendono usufruirne, con gli stessi doveri e diritti di ogni altra scuola. La scuola paritaria, pertanto, non si pone ‘contro’ o ‘in alternativa’ alla scuola statale, perché garantisce il diritto all’istruzione e alla formazione di ciascuno e di tutti.
Le proposte
Dall’incontro sono emerse alcune proposte concrete che, raccolte da Mons. Nosiglia, saranno trasmesse ai Vescovi delle rispettive Regioni ecclesiastiche e alla Presidenza della CEI per diventare una base comune condivisa di azione per tutti i soggetti protagonisti nel mondo della scuola in questo decennio particolarmente dedicato all’impegno di «Educare alla vita buona del Vangelo». Una «Lettera» dei Vescovi alle comunità cristiane e all’opinione pubblica sull’importanza decisiva della scuola italiana, come bene comune a sostegno delle famiglie per l’educazione dei figli e del ruolo insostituibile dei cattolici. La promozione di una «Giornata della scuola della comunità» da tenersi ogni anno in ogni Regione, finalizzata a coinvolgere il numero maggiore di soggetti. La costituzione – per volontà esplicita dei Vescovi – in ogni Regione, ove non esistesse ancora, di un organismo (Commissione, Comitato…) di comunione ecclesiale della scuola cattolica, competente. La programmazione di una Conferenza – Assemblea Generale della scuola da tenersi nell’ambito della preparazione all’incontro mondiale delle famiglie. E ancora un invito alla Conferenza Episcopale Italiana a sostenere nell’ambito del programma sull’«Educare alla vita buona del vangelo» l’impegno per attuare anche nel nostro Paese la parità scolastica in tutti i suoi aspetti e rilanciare il ruolo autorevole e unitario del Consiglio Nazionale delle Scuola Cattolica. Infine un’attenzione tutta particolare ai mass media diocesani e locali, attraverso un progetto di informazione accurato, per veicolare correttamente ed efficacemente la verità dell’attuale situazione delle scuole cattoliche pubbliche paritarie, della loro natura, finalità e qualità culturale ed educativa e del loro carattere di servizio pubblico rivolto a tutte le famiglie e alunni che intendono avvalersene.
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