22 maggio 2015

Lo scorso anno suscitarono polemiche e furono oggetto di duri attacchi da parte delle associazioni LGBT e non solo. La loro colpa: aver manifestato in silenzio in difesa della libertà di espressione messa in discussione dal ddl Scalfarotto. Sono le “sentinelle in piedi” che hanno importato in Italia la metodologia di protesta pacifica dei “Veilleurs debout” francesi: in rigoroso silenzio, a due metri di distanza l’uno dall’altro, leggendo un libro, rivolti nella stessa direzione.

Non è un gruppo organizzato, quanto piuttosto – come riferiscono gli organizzatori della manifestazioni, «un popolo che difende principi fondamentali per una società più umana e autentica: quali la libertà di espressione e la famiglia composta da padre, madre e figlio/figli».

Il prossimo 23 maggio torneranno in 100 piazze italiane per manifestare in difesa della famiglia e far conoscere i contenuti di alcuni disegni di legge attualmente in discussione in parlamento. «Quanti hanno capito che presto nel nostro paese un bambino potrà essere cresciuto da due uomini o due donne, deliberatamente privato quindi del papà, della mamma o di entrambi? Quanti hanno chiaro che il Ddl Cirinnà sulle cosiddette “unioni civili” in realtà non ha nulla di civile e che la civiltà la demolisce annientando la sua cellula primaria, la famiglia? E soprattutto chi di fronte a tutto questo è disposto ad alzarsi in piedi?». Sono questi alcuni degli interrogativi che le sentinelle pongono agli italiani dalla pagina del loro sito  sentinelleinpiedi.it

A Torino le sentinelle saranno in Piazza Paleocapa, alle ore 17. Tema della giornata: «La famiglia è troppo preziosa per stare a guardare mentre viene distrutta. Il cuore dell’uomo è troppo grande per cedere alle menzogne del potere».

foto W. Molinero

foto W. Molinero

sentinelle nuova