23 Maggio 2012
Fecondazione eterologa: la Corte conferma il divieto
Romano: si attesta l’esigenza di garantire il diritto del nascituro a riconoscere i propri genitori “La pronuncia della Corte Costituzionale, nel restituire gli atti ai giudici rimettenti, conferma il permanere del divieto di fecondazione eterologa disciplinato dalla legge 40”: queste le prime dichiarazioni di Lucio Romano, presidente dell’Associazione Scienza & Vita, alla notizia del rinvio ai tribunali dei ricorsi sollevati di fronte alla Consulta. “Si ricorda che la sentenza della Grand Chambre di Strasburgo del novembre 2011, a cui la Consulta rimanda, aveva stabilito in merito l’autonomia legislativa da parte dei Paesi comunitari, da cui la plausibilità di vietare la fecondazione artificiale eterologa”, precisa il presidente di Scienza & Vita. “Nel ribadire la non violazione della Convenzione europea dei diritti dell’uomo – conclude Lucio Romano -, si attesta l’esigenza di garantire il diritto del nascituro a riconoscere i propri genitori, in rispetto del principio di certezza delle relazioni familiari”.
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