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Attualità  

Emergenza abitativa: l'appello del Vescovo per acquisire la casa del Cottolengo a Riva

Emergenza abitativa: l'appello del Vescovo per acquisire la casa del Cottolengo a Riva

6 luglio 2014

Si moltiplicano in città gli avvisi di sfratti. La situazione diventa per Pinerolo e il territorio sempre più insostenibile. La mancanza di lavoro non apre nessuna prospettiva di speranza, anzi spinge alcune persone al limite della disperazione.

Una famiglia senza casa e senza lavoro è come se perdesse la propria dignità. Nessuno può sentirsi estraneo di fronte a questa drammatica emergenza. Né possiamo dire sbrigativamente: “ci pensi il Comune”. Tutti dobbiamo sentirci coinvolti. Il principio di sussidiarietà è sempre attuale.
Faccio appello a tutti, ad ogni persona di buona volontà: non lasciamo vuoti gli alloggi di nostra proprietà. Cerchiamo con l’Ente pubblico e con altri soggetti, come la fondazione Don M. Operti, di trovare strade percorribili, convenienti sia per chi ha la proprietà sia per chi è nel bisogno.
La nostra Caritas ha arginato provvisoriamente lo sfratto di numerose famiglie.
C’è a Riva la Casa del Cottolengo, gestita per tanti anni delle suore giuseppine per le sorelle anziane e ammalate. Ora è vuota e la proprietà la vuole venderla. Questa struttura potrebbe, in parte, essere un luogo per abitazione temporanea in attesa di soluzioni migliori. Occorre avere i mezzi per acquistarla.
La Casa madre del Cottolengo – proprietaria dell’immobile – ci favorirebbe nell’acquisto in considerazione della destinazione sociale della struttura.
La diocesi può mettere una parte delle proprie risorse destinate alla carità. Ma questo non è sufficiente.
Rivolgo un invito a tutti coloro che possono aiutarmi – con donazioni o prestiti –per far sì che questo bene possa essere acquistato a scopo di solidarietà a servizio della nostra città.

+ Pier Giorgio Debernardi

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