6 Marzo 2012
Donna, un carisma per l’umanità
La riflessione del vescovo di Pinerolo, Pier Giorgio Debernardi L’8 marzo è la Giornata Mondiale della Donna. C’è chi si pone l’interrogativo se una ricorrenza come questa – con l’evoluzione culturale di questi anni – abbia ancora senso. I pareri sono diversi. Personalmente credo che se una data serve a creare consapevolezza e impegno ha sempre una valenza positiva. Giovanni XXIII, nell’enciclica “Pacem in Terris”, poneva tra i segni dei tempi più caratteristici dell’epoca moderna, l’impegno della donna nella vita pubblica, asserendo: «Nella donna, infatti, diviene sempre più chiara e operante la coscienza della propria dignità. Sa di non poter permettere di essere considerata e trattata come strumento; esige di essere considerata coma persona, tanto nell’ambito della vita domestica che in quello della vita pubblica» (n.22). Era un’affermazione piena di profezia ma che stenta ancora a realizzarsi. D’altronde sappiamo che continuano ad esistere tante forme di discriminazione e di abuso a cui sono soggette le donne. Non sempre il loro apporto alla vita familiare e alla società è riconosciuto e apprezzato. Recentemente Benedetto XVI nella sua esortazione apostolica al termine del Sinodo sull’Africa, ha dedicato un capitolo alla condizione della donna in quel Continente. Certamente ha messo in risalto gli aspetti positivi della cultura africana incarnata nel genio femminile, ma ha anche denunciato che «troppo numerose sono ancora le pratiche che umiliano le donne e le avviliscono, in nome della tradizione ancestrale», di qui l’invito accorato «a combattere ogni forma di violenza contro le donne, e denunciarlo e condannarle». Ciò che Benedetto XVI dice dell’Africa vale anche per tante altre parti del mondo. Tuttavia non è sufficiente denunciare, occorre creare una cultura rispettosa del carisma femminile (e su questo punto i media hanno una grossa responsabilità!) che permetta ad ogni donna di portare – attraverso l’effettiva partecipazione – il suo specifico e originale contributo alla vita famigliare, sociale, politica ed ecclesiale. Sempre nel documento sull’Africa, il papa formula un bellissimo auspicio che vale per ogni donna di ogni parte del mondo: create una «ecologia umana!». In che modo? Le risposta è: «attraverso l’amore e la tenerezza, l’accoglienza e la delicatezza, e infine la misericordia». Aggiungendo anche: «con la ricchezza dei vostri doni propriamente femminili, favorirete la riconciliazione della famiglia umana e delle comunità». Così il carisma personale, famigliare e sociale della donna diventa lievito e fermento per una crescita in umanità.
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