8 Giugno 2011
Conclusa la campagna referendaria per l'acqua pubblica
Due “Sì” per l’acqua pubblica Martedì 7 giugno alle 21, presso il Teatro del Lavoro in Via Chiappero a Pinerolo si è conclusa, di fronte a un pubblico vasto e partecipe, la campagna referendaria 2 Sì per l’acqua pubblica. Serata a cura del Centro Culturale di Cantalupa, introdotta da Rosanna Favero.
Assente giustificato il Prof. Ugo Mattei. Si sono alternati al microfono: l’ing. Francesco Carcioffo, amministratore delegato dell’Acea pinerolese, il ragionier Pier Giovanni Trossero e il Prof. Giuseppe Mastruzzo.
Dell’acqua, bene primario dono di Dio all’umanità, potremmo parlare all’infinito. Moltissime persone l’hanno riscoperta giustamente in occasione dei referendum. L’ing. Carcioffo ha puntualizzato che l’Acea è apolitica e infaticabile. Qualcuno tra il pubblico ha chiesto se i lavori per la TAV danneggeranno le falde acquifere in Val Susa: ma egli si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Il Prof. Mastruzzo se l’è presa con l’acqua minerale come bisogno indotto. D’altra parte, le ditte produttrici garantiscono lavoro a parecchie persone e se l’acqua che sgorga dal rubinetto ha un sapore pessimo non possiamo condannare chi provvede diversamente.
Si parla, per l’acqua potabile, di un costo inferiore a un euro per metro cubo. Chi vive in condominio (cioè la maggior parte della popolazione) invece strapaga l’acqua sia calda che fredda. Per l’acqua calda si arriva a 17 euro al metro cubo.
Sul referendum incombe l’ombra delle vacanze. E qui cozziamo contro un’altra assurdità. Siamo italiani e, se non si tratta di elezioni locali, dovremmo poter votare in tutta la Penisola con l’apposita tessera.
Ci aggiorneremo dopo le date fatidiche.
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