21 Ottobre 2012
Campagna europea "Uno di noi"

Anche presso la sede di Vita Diocesana il modulo di raccolta firme L’iniziativa “Uno di noi”, promossa dal Movimento Per la Vita Italiano, vuole essere strumento culturale ed educativo per risvegliare l’anima dei popoli europei, ed impedirne la loro assuefazione di fronte alle aggressioni contro la vita umana.
Il titolo dell’iniziativa pone l’attenzione sul bambino concepito. Quel bambino così piccolo, spesso definito ‘grumo di cellule’, è uno di noi? Ha gli stessi diritti di un bambino che si trova fuori dal grembo materno?
Il ‘Movimento Per la Vita Italiano’ vuole chiedere all’Unione Europea di riconoscere l’embrione come un essere umano, una persona a tutti gli effetti, avente tutti i diritti, in primis il diritto alla vita. Necessaria conseguenza è l’impiego legislativo a non finanziare attività volte alla distruzione dell’essere umano stesso.
Numerosi volontari dei ‘Centri di Aiuto alla Vita’ e dei ‘Movimenti per la Vita’ si chiedono come sia possibile che un bambino, solo perché fuori dal grembo materno, possa essere titolare del diritto alla vita, mentre un bambino ancora protetto nel ventre della mamma, non viene quasi considerato per la legge italiana; come sia possibile che i medici cerchino di salvare la vita di un bambino nato prematuro a 23 settimane, ed allo stesso tempo possano togliere la vita a un bambino fino alla 24ª settimana, solo perché ancora nel grembo della madre. Sorgono perciò spontanei dubbi e le domande.
Riconoscere il concepito come “uno di noi” è la chiave per costruire una cultura della vita.
La petizione è aperta a tutti, cattolici e non. Tutti siamo chiamati a difendere la vita umana. Come ha detto il Santo Padre Benedetto XVI: “La questione della vita e della sua difesa e promozione, non è prerogativa dei soli cristiani” […] “essa appartiene ad ogni coscienza umana che aspira alla verità.”.
Non solo chi si trova nella sede di un CAV o di un MPV è un ‘volontario per la Vita’, ognuno di noi può essere ‘volontario per la Vita’ nel momento in cui si impegna a difenderla e sostenerla sempre: dal concepimento al suo termine naturale.
In questi giorni è perciò possibile firmare la petizione “Uno di noi” presso i ‘Centri di Aiuto alla Vita’ e i ‘Movimenti Per la Vita’ situati su tutto il territorio nazionale.
Sono necessarie 1 000 000 di firme. La nostra firma potrebbe fare la differenza.
Spoto Annalisa Maria
È possibile firmare anche presso la sede di Vita Diocesana (Via Vescovado, 1 – Pinerolo)
Orari di apertura al pubblico:
dal lunedì al venerdì, dalle ore 10 alle ore 12; nei giorni lunedì, mercoledì e venerdì dalle 15.30 alle 17.30.
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