Domani a Roma, al Family Day, ci saranno anche le volontarie e i volontari del CAAV L’Annunciazione di Giaveno. «Questo nostro gesto di adesione – spiega la presidente Teresa Bava – intende consapevolmente andare oltre la pur doverosa responsabilità dei privati cittadini che compongono il nostro CAAV. Sosteniamo, infatti, che questa manifestazione, pur rigettando “in toto” il DDL Cirinná, non vuole in realtà essere “contro” alcuno, ma, piuttosto, a favore di “ogni vita”, di ogni persona e del suo armonico sviluppo». E ribadisce la centralità della famiglia: «lo Stato non ha il potere di “definirla”, né tantomeno di “costituirla”, ma solo di riconoscerla nella sua realtà propria e originaria, ricevendone legittimazione ed ispirazione per il proprio retto agire, promuovendola con ogni mezzo. Sarebbe semplicemente illogico, quindi, oltre che incostituzionale, pretendere di equiparare qualsivoglia situazione privata alla famiglia naturale, se non a prezzo di istituzionalizzare il falso e di ledere così i diritti dei più indifesi, i bambini, che, come ogni persona, non possono essere ridotti a oggetto di pretese, né a merce strappata dalle braccia della propria madre, in cambio di denaro». Quindi un appello ai parlamentari «che, interiormente liberi, non devono obbedire ad alcuna agenda parastatale o europea, che dir si voglia, e che potranno sempre contare su di un popolo, quello italiano, che non ha perso la propria identità, né smarrito la propria memoria, e che si ricorderà di “tutto” alle prossime elezioni».
Accanto ai volontari del Caav di Giaveno ci sarà anche Daniela Ruffino, vice presidente del Consiglio Regionale del Piemonte «da sempre impegnata in prima linea per le politiche di promozione e di difesa della famiglia, la quale ha ufficialmente aderito al Family Day».