Burkina Faso. Sembra una beffa del destino. Nei giorni scorsi, proprio dove si stanno ultimando i lavori per il grande barrage di raccolta dell’acqua piovana (finanziato dalla CEI grazie all’interessamento della diocesi di Pinerolo), si sono abbattuti violenti ed  eccezionali temporali. L’area è quella di Gorom Gorom, nella Diocesi di Dorì. Molte case sono andate distrutte e l’acqua ha inondato  il cimitero portando alla luce i resti di numerosi cadaveri. Per diversi giorni è anche stata interrotta la fornitura di corrente elettrica.

Amadou Cissé, un operatore che tiene stretti contatti con l’associazione pinerolese don Barra for Africa, riferisce che in un primo tempo si era pensato ad un cedimento del barrage, invece «se non ci fosse stata la diga i danni sarebbero stati ben più gravi. La pioggia è caduta al mattino ed è stato possibile intervenire. Se fosse successo di notte le conseguenze sarebbero potute essere enormi. Ora l’acqua fortunatamente si è ritirata».

L’associazione  don Barra for Africa, di cui è presidente il vescovo di Pinerolo, Pier Giorgio Debernardi, da anni promuove progetti di sviluppo (scolastico, umanitario, agricolo, economico…) in quella regione del Sahel, una delle più povere dell’Africa. Ed è proprio in questa regione che monsignor Debernardi si trasferirà dopo l’ingresso a Pinerolo del nuovo vescovo, monsignor Derio Olivero.

 

 

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