13 Settembre 2016
Brasile. Le scuoline di Cicero Dantas sognano l’università

C’è una storia di unione con Dio e con il prossimo, di fede e di impegno che ha creato un “ponte” fra Pinerolo e il Sud del mondo: molti lettori di “Vita” la conoscono già, ma è bene ricordarla e farla conoscere ad altri.
È la storia di suor Angelina, la missionaria delle Suore di San Giuseppe che in Brasile ha deciso di puntare sulla promozione culturale delle donne, in particolare le donne più povere e appartenenti ad etnie e culture ingiustamente emarginate, come forza propulsiva per la liberazione integrale, pacifica e solidale della società. Come inizio di percorsi virtuosi, che diano sul serio a ogni popolo la libertà di crescere dignitosamente e costruire il proprio futuro nella propria terra. «La conoscenza è alla base del riscatto dei poveri»: lo diceva un grande educatore cristiano del Novecento, don Lorenzo Milani; riproponendo con vigore e nuova incisività profetica un’intuizione che ha animato tante esperienze cristiane in luoghi e tempi diversi. Così suor Angelina ha fondato tutta una rete di “scuoline” nelle realtà più impoverite e abbandonate per dare una prima educazione ai bambini e alle bambine; in questo momento tre maestre di queste scuole, due ragazze indio e una signora di Cicero Dantas, sognano di continuare i loro studi alla Facoltà di Pedagogia di Ribeiro de Pombal, per svolgere meglio il lavoro con gli alunni della loro tribù e del quartiere più povero di Cicero Dantas.
Si tratta di trovare i soldi necessari alla realizzazione di questo sogno: è una “sfida” lanciata a noi italiani, e noi possiamo e dobbiamo riuscirci, nonostante i problemi della nostra crisi economica (che in molti nostri casi sono problemi da relativizzare, di fronte alle situazioni di povertà estrema presenti vicino a casa nostra e in altri continenti). Sognare di coltivare, far fruttare tutti i talenti ricevuti da Dio per servire meglio gli altri, per aiutare gli allievi a crescere a loro volta in età, sapienza e grazia. Sognare di crescere culturalmente a partire da condizioni di forte svantaggio, prendendo coscienza della propria dignità, del proprio valore, della propria capacità di far aumentare la comunione e attivare processi di cambiamento che migliorino il mondo… Questo è il genere di sogni che papa Francesco ci invita a sognare (anche sulla scia di Martin Luther King, da lui citato nella “Amoris Laetitia”). Sogni illuminati dal Vangelo, dalla presenza viva di Cristo che sceglie ed ama tutti e ciascuno. Collaborare ad attuarli può darci la gioia di sentirci coinvolti in un’impresa grande, “rivoluzionaria”, nel senso di quell’unica rivoluzione vera, costruttiva e duratura che è la rivoluzione della tenerezza e della fraternità. Rivoluzione che va avanti in compagnia del santo pellegrinaggio del Popolo di Dio: chiamato a coltivare la terra con il cuore e lo sguardo rivolti alla nuova Gerusalemme che scenderà dal cielo.
Per realizzare questo sogno (e altri sogni analoghi in passato) gli amici italiani di Suor Angelina hanno ideato iniziative varie capaci di creare ulteriori percorsi di comunione (ad esempio l’organizzazione di incontri di sensibilizzazione o eventi culturali come occasione per stare insieme e raccogliere offerte).
Anche Alessandra e Andrea, gli sposi di cui “Vita” ha raccontato la scelta di consacrazione laicale nel Piccolo Disegno, hanno voluto offrire un contributo economico durante la liturgia di consacrazione. E se qualcuno desidera fare un’offerta, o assumersi l’impegno di dare 10 euro mensili, può chiedere informazioni telefonando al numero 3486001714.
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