27 novembre 2013
La decadenza da parlamentare di Silvio Berlusconi votata oggi al Senato contribuisce, indubbiamente, a chiudere una fase della politica italiana. E questo al di la’ delle valutazioni dei singoli partiti. Un elemento che, pero’ al contempo, non stabilizza il quadro politico italiano. Se, da un lato, il Governo nazionale appare formalmente più compatto, è altrettanto evidente che un esecutivo che somma la sinistra con chi pensa di essere il depositario di un “nuovo centro destra” non può avere vita lunga. Se si pensa che tutto il resto della destra adesso sarà saldamente all’opposizione, cioè Forza Italia, Fratelli d’Italia e la Lega.
Insomma, il quadro politico italiano – anche dopo la decadenza da senatore di Berlusconi – è destinato ad essere tuttora molto fragile. Nello specifico, chi auspica e desidera da anni la “chiusura definitiva del ventennio belusconiano” , dopo il voto palese di oggi al Senato si sentirà appagato. Ma è bene anche aggiungere subito che 20 anni in politica non si cancellano con un voto. E il cosiddetto “berlusconismo”, a livello politico, culturale e di costume, è destinato ad avere ancora un ruolo politico nel nostro paese. Vedremo nei prossimi mesi come si evolverà la politica italiana sapendo, comunque sia, che i cicli politici non scompaiono con un tratto di penna.
Giorgio Merlo