4 maggio 2016
Oggi pomeriggio la squadra del Torino insieme a dirigenti e tifosi salirà a Superga per la cerimonia di commemorazione della tragedia che il 4 maggio del 1949 pose fine alla storia del “Grande Torino”.
Per la prima volta da 40 anni, la messa non sarà celebrata dallo storico cappellano granata don Aldo Rabino, stroncato da un infarto il 18 agosto dello anno scorso; il rito darà officiato alle 17 da don Riccardo Robella.
Successivamente avrà luogo la commemorazione alla lapide, e l’attuale capitano del Torino Kamil Glik leggerà i nomi dei 31 caduti: i giocatori Valerio Bacigalupo, Aldo Ballarin, Dino Ballarin, Emile Bongiorni, Eusebio Castigliano, Rubens Fadini, Guglielmo Gabetto, Ruggero Grava, Giuseppe Grezar, Ezio Loik, Virgilio Maroso, Danilo Martelli, Valentino Mazzola, Romeo Menti, Piero Operto, Franco Ossola, Mario Rigamonti, Giulio Schubert; gli allenatori Egri Erbstein, Leslie Lievesley; il massaggiatore Ottavio Cortina; i dirigenti Arnaldo Agnisetta, Andrea Bonaiuti ed Ippolito Civalleri. Morirono anche tre giornalisti sportivi italiani: Renato Casalbore (fondatore di Tuttosport), Renato Tosatti (Gazzetta del Popolo) e Luigi Cavallero (La Stampa) ed i membri dell’equipaggio Pierluigi Meroni, Celeste D’Inca, Celeste Biancardi e Antonio Pangrazi.